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‘Essere terra’, domenica appuntamento a Cuggiono- di Alessandra Branca

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CUGGIONO – Sono tante, per fortuna, le manifestazioni sul territorio dell’Est Ticino dedicate ai temi dell’agricoltura, delle tradizioni, dei mestieri, dell’ambiente e della terra. Sono tante ed il motivo c’è: viviamo in un territorio dalla terra grassa ma costretto da tonnellate di cemento, rifiuti, polveri, inquinamenti vari. Antropizzati, urbanizzati, cementificati, chiusi nei grandi scatoloni dei centri commerciali che si susseguono a ritmo di valzer (1-2-3, 1-2-3) lungo le nostre strade, filari di insegne e parcheggi tra paese e paese… Normale che le genti rivolgano lo sguardo e l’impegno a quel che resta della Madre, della terra, delle origini contadine che han fatto di questo nostro territorio un territorio ricco (salvo carestie ed emigrazioni) e savio.

Ci sono poi dei “padri”; gruppi o comitati capostipiti di questa progenie virtuosa di dialoghi con la terra madre. Tra questi padri, senz’altro Ecoistituto della Valle del Ticino. Il quale, in una storia di iniziative e diffusione di cultura dell’ambiente, nove anni orsono ne ha aggiunta un’altra, forse la più emblematica: “Essere terra”. La terra contadina degli antenati contadini e talvolta emigranti, la terra dei pronipoti di oggi, i quali volgono le spalle alla città ed ai suoi templi del commercio, per abbassare lo sguardo e la schiena, sulla bassa terra, per amarla, lavorarla, farla gioire di frutti. Piccoli agricoltori, allevatori, apicoltori, botanici; piccole gemme di una grande pianta: quella di una comunità che ricorda come solo nell’abbraccio tra l’uomo e la sua terra la vita può darsi e rinnovarsi. Il tempo dell’uomo nasce da quello di Gaia. Né cementi né circuiti né algoritmi possono abiurare questo sacro vincolo senza far soccombere il seme (sacro) germinale della vita.

Bene, ricordandoci di questo ed uscendo da righe che posson saper di predica, andiamo al sodo. “Essere Terra, giornata del biologico e dell’agricoltura contadina” si terrà nella sua nona edizione domenica prossima, 23 settembre, in Villa Annoni a Cuggiono. Esposizione e mercatino dei piccoli agricoltori, seminari, lezioni sulla specificità del nostro territorio (da non perdere: alle ore 16, “La marcita il paesaggio dei prati tra passato e futuro”, con esperti ed in collaborazione con Parco del Ticino) storie da raccontare (gli atti del Convegno  2015 – con illustrissimi dottori in materia – sull’Emigrazione lombarda, cavallo di battaglia di Ecoistituto e dell’allora Ecomuseo dell’Est Ticino, alle ore 11 nella sala “Bacco e Cerere” della Villa, “Una storia da riscoprire”), visite guidate al Museo Arti e mestieri con l’eccellente Museo Storico civico cuggionese (reduce dalla sontuosa quest’anno Festa del suo Baragioeu, settimana scorsa, vino, viti e storia contadina…). E, siccome la terra si ama ancora di più a tavola, immancabile (ed ambito!) pranzo : allo scoccar delle 12:30, dalla cucina dei rodati volontari e chef di Ecostituto, sapori (per onnivori e vegetariani) e leccornie con i buoni prodotti dell’est ticino con le ricette degli abitanti venuti sin dalla punta del nostro Stivale: dall’antipasto di paté delizia o caponata alla siciliana (una bomba, garantito da una buon gustaia!) al risotto con pere e cipolle caramellate, al maialino con erbette aromatiche… sino al dolce e frutta, 15 € e prenotare allo 02974075 o Menù Essere Terra 2018[email protected]

Ma non è finita qui. Da qualche edizione (tre) “Essere Terra” si accompagna ad una nuova manifestazione culturale avviata da Ecoistituto: “Libraria”. Pane, scienza e cultura, naturalmente, come nella ‘mission’ statutaria del gruppo cuggionese. Del resto, se è vero che per fare un albero ci vuole un fiore, vero ancor di più che per fare un buon libro (di quelli anche da toccare, accarezzare, annusare…) ci vuole un albero. Un bel filare di pioppo ticinese, per esempio!

Sesta edizione di una iniziativa bimestrale, Libraria, “Mostra mercato di libri rari, fuori commercio e d’occasione”, la manifestazione, promossa dall’Ecoistituto della Valle del Ticino, in collaborazione con Fondazione per Leggere e con Patrocinio del Comune di Cuggiono, è ormai divenuto incontro fisso e atteso per pubblico e operatori del settore.  “L’iniziativa, varata nel 2016, nasce dall’intento di sostenere anche in ambito capillare sul territorio quell’affetto per il libro che, pur in tempi on line, testimonia il succedersi di mostre e fiere d’ampio respiro na-zionale e oltre. Un pensiero doveroso e grato, giusto a 550 anni dalla scomparsa a Magonza, a Johannes Gutenberg“, dichiarano gli organizzatori e curatori.

Entrambe le manifestazioni di domenica 23 godono di importanti patrocinii (alcuni già citati), ma sempre bisogna tener conto della scelta illuminata (del resto, voluta dalla rete di associazioni cuggionesi) delle amministrazioni succedutesi di tenere la nobile Villa Annoni quale patrimonio cittadino dei cuggionesi e per i cuggionesi. Un particolare non da poco, ed ogni splendida giornata nella Villa e nel Parco Annoni, sono la dimostrazione di quanto sia “fertile” (a proposito!) e vincente una politica identitaria e comunitaria sui beni paesistici ed architettonici cittadini. Perché le identità e le pratiche virtuose, han sempre bisogno di “un luogo” per nascere crescere e – come nel caso cuggionese – prosperare sino al punto da divenire meta e simbolo di una vera rete di virtuosa collaborazione tra cittadini e gruppi volontaristici e tra questi e le istituzioni. (Almeno questo è il punto di vista di chi scrive).

A chiusura di una intensa giornata, come da tradizione di Essere Terra, un evento musicale in stile settecentesco (come settecentesca è la Villa ospitante), ovvero raffinata “musica da giardino” : alle ore 17, “Concerto Arboricantum. I suoni segreti della natura”. Installazione elettronica per piante e chitarre: ovvero sorta di contrappunto fra il suono generato dalle sottili variazioni delle foglie e del terreno, captato da particolari elettrodi, e le vibrazioni recepite dalle corde delle chitarre di Lorenzo Arco e Graziano Genoni.

E si chiuderà così una Giornata che ci consegnerà, come ogni anno, alla dolce e declinante luce dell’autunno padano ed ai lavori della stagione delle conserve e dei magazzini.

Alessandra Branca

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