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Dall'archivio:

ESCLUSIVO- Magenta, gli ‘occhi’ di (Claudio) Panatta e Paolo Canè sulla Peralza?

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Ci sarebbe una cordata interessata a rilevare il club, chiuso dopo gli incendi del 2010 e del 2011

MAGENTA –  “Intorno alla mezzanotte, un incendio è divampato all’interno dello Sporting Club Peralza, in località Pontevecchio, coninvolgendo gran parte della struttura. Sul posto sono giunte diverse autobotti dei Vigili del Fuoco, che hanno impiegato diverse ore per domare le fiamme”.

Le cronache del 23 aprile 2010 riportavano la notizia dell’incendio che distrusse buona parte della ‘Peralza’, il celebre club privato dove per decenni si sono praticati tennis (soprattutto) e nuoto.

Da allora, sul glorioso sporting magentino è calato il silenzio: i proprietari, diverse famiglie del Magentino ciascuna delle quali detiene quote diverse dell’assetto di controllo, hanno valutato diverse opzioni ma senza che se ne realizzasse una (nel senso del recupero dell’immobile).

Nei mesi scorsi, come riportato da Ticino  Notizie, si era parlato di un interesse di Piersilvio Berlusconi, che aveva manifestato un interesse per l’acquisto senza che poi nulla si concretizzasse.

Adesso ‘filtra’ un’altra importante notizia che siamo in grado ancora una volta di anticipare: ci sarebbe una cordata di imprenditori disposta ad acquisire la proprietà della Peralza e a ridarle nuova luce.

Tra di essi due nomi molti celebri per gli amanti del tennis, ossia Claudio Panatta e Paolo Canè. Claudio, 57 anni, è il fratello minore del grande Adriano Panatta, forse il più grande tennista italiano di sempre; in carriera ha raggiunto la posizione 43 del ranking Atp, ottenendo diversi successi in tornei sia in singolare che in doppio.

Paolo Canè

Paolo Canè, bolognese classe 1965, è stato uno dei più grandi talenti italiani della disciplina: numero 26 della classifica mondiale, ha battuto dei veri campioni come Wilander, Connors, Edberg e Pat Cash. Un carattere particolarmente ‘acceso’, alla McEnroe potremmo dire, gli impedì forse di raggiungere traguardi ancora più prestigiosi. Ma Paolo Canè, che chi scrive vide dal vivo al torneo di Saint Vincent sul finire degli anni 80, era davvero un signor tennista.

Panatta e Canè, presto, potrebbero venire a Magenta per visionare la struttura e avviare le trattative. E anche il Comune, a quanto risulta, sarebbe disponibile a sostenere l’operazione di recupero. Che, lo si capisce senza molte difficoltà, rappresenterebbe un grande valore simbolico (ma non solo) per Magenta.

Per adesso siamo ai ‘si dice’ e ‘pare che’. Ma presto, se ci saranno ulteriori novità sull’operazione,  ve ne daremo conto.

F.P.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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