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Esclusivo: il nuovo San Siro sorgerà tra Magenta e Corbetta. Del Gobbo e Ballarini nei Cda di Inter e Milan?

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Nell’operazione coinvolto un grande fondo di private equity: il Fresh Fish Crocodile Dundee di Perth, pronto a investire 800 milioni di euro

MAGENTA CORBETTA Spunta una voce clamorosa, una indiscrezione che tuttavia da tutte le fonti viene confermata, benché ufficiosamente e a mezza voce: il nuovo stadio di San Siro sorgerà tra Magenta e Corbetta.

L’area individuata è quella in fregio alla nuova ciclabile, che sarà oggetto di un piano senza precedenti di riqualificazione ambientale e urbanistica. Dietro l’operazione, oltre ovviamente a Inter e Milan, si muove da mesi uno dei più grandi fondi di investimento del mondo: il Fresh Fish Crocodile Dundee di Perth, che metterebbe sul piatto una maxi offerta da 800 milioni di euro per essere il cogestore dell’impianto nei prossimi 50 anni.

IL NO DI MILANO
Tutto ha avuto un’accelerazione nelle ultime settimane, coi ripetuti NO delle forze politiche di Milano e i veti posti persino dal Parco Sud. La contrarietà allo stadio a La Maura trae origine dal fatto che l’area è inclusa nel complesso delle aree agricole e verdi di ‘cintura urbana’ insieme al Parco delle Cave, al Boscoincittà, al Parco di Trenno e alle aree agricole limitrofe, tutte nel Parco Sud. La fruizione pubblica (attrezzature sociali, ricreative o sportive) deve dunque essere contemperata all’esigenza di salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura.

Le leggi regionali e il piano di governo del territorio del Comune di Milano, poi, indicano la necessità di ridurre il consumo di suolo e fare rigenerazione urbana operando in aree già edificate anziché costruire sul suolo verde, il cosiddetto ‘greenfield’. La costruzione dello stadio a La Maura contraddirebbe questi presupposti, motivo per cui Azione e Italia Viva non vogliono sentirne parlare.

Quale allora la soluzione proposta da diverse forze politiche di Milano? Tra le righe, quella di riprendere la via dello stadio in comune tra Milan e Inter nell’area adiacente all’attuale Meazza, anche per non perdere gli importanti oneri di urbanizzazione che consentirebbero, tra l’altro, secondo i ‘paletti’ già posti dal consiglio comunale, di riqualificare il non lontano quartiere di case popolari di San Siro (quello che gravita attorno a piazzale Selinunte).

IL PROGETTO MAGENTA CORBETTA
Per capire la fondatezza del piano basti pensare che la superficie attuale di San Siro e delle sue pertinenze supera i 330mila metri quadrati, mentre l’area individuata all’uopo tra Magenta e Corbetta ne misura circa 345mila.

Nella partita subentrerebbe ovviamente una forte riqualificazione del trasporto pubblico e delle modalità di accesso: la linea Milano Novara diverrebe una metropolitana leggera con treni ogni 12 minuti nei giorni di partita, mentre la Linea 5 della Metropolitana (la Lilla, che già arriva a San Siro) verrebbe estesa nel progetto fino a Settimo Milanese e poi proprio a Magenta, in prossimità del nuovo stadio al confine con Corbetta. Componenti essenziali dell’ambizioso piano, che stando alle voci raccolte porterà all’edificazione di un impianto da 50mila spettatori.

DEL GOBBO E BALLARINI NEI CDA DELLE DUE SOCIETA’?
Appena esaminate le carte, e verificata la solidità del partner australiano, che di fatto toglie ogni ulteriore necessità di intervento del Comune di Milano o di ogni altro ente pubblico, Inter e Milan avrebbro scelto senza indugi di percorrere quesa strada. Magenta e Corbetta (il nuovo San Siro sorgerà per l’80% su territorio magentino e per il 20 su Corbetta) dovranno unicamente garantire un rapido espletamento dell’iter autorizzativo e burocratico. Per questa ragione si sta ventilando l’ingresso di Luca Del Gobbo e Marco Ballarini, i due sindaci, nei Cda delle due società, a testimonianza della volontà di suggellare un patto di lunghissima durata. Certo, per un acceso tifoso viola come Del Gobbo potrebbe apparire come uno smacco, ma si tratta obiettivamente di un piano senza precedenti.

I TEMPI
Le carte dovrebbero arrivare nei due uffici comunali entro maggio, iter autorizzativo di sei mesi, 1 gennaio 2024 costituzione della nuova società di gestione, via ai lavori entro settembre 2024 e definizione entro due anni. Nella stagione 2027 le prime partite di serie A (e verosimilmente di Champions League) nel nuovo avverinistico stadio, che sarebbe realizzato sul modello dell’avveniristico impianto di Tampa Bay, il Raymond James Stadium (con una capienza tuttavia inferiore rispetto all’arena a stelle e strisce).

Pierfrancesco Pesce

L’area dove dovrebbe sorgere il nuovo San Siro

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