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Energia. Silvia Scurati (Lega): “Crisi ampiamente prevista dalla Lega ma Regione lasciata da sola. Aumenti causati da speculazione, serve intervento urgente UE”

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LOMBARDIA –  Ieri pomeriggio si è svolta l’audizione congiunta tra le Commissioni regionali programmazione-bilancio e quella attività produttive con gli Assessori Davide Caparini (bilancio e finanza), Guido Guidesi (sviluppo economico) e Raffaele Cattaneo (ambiente) sulle problematiche relative all’incremento dei costi dell’energia e alle azioni che Regione Lombardia intende intraprendere. A seguire è stata approvata all’unanimità dall’aula del Consiglio regionale la mozione – a prima firma del capogruppo Lega Roberto Anelli – “Richiesta al Governo nazionale per ottenere misure immediate di sostegno alle imprese e ai cittadini contro l’aumento del prezzo del gas ed energia elettrica”.

 

In merito è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Silvia Scurati, membro della IV Commissione attività produttive al Pirellone.

 

“La Lega già nell’ottobre 2021 aveva lanciato l’allarme sull’aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, ma all’epoca nessuno prese sul serio il segnale che fu portato sia in Europa sia ai tavoli nazionali con le associazioni di categoria. Solo grazie all’intervento dei Ministri della Lega al Governo alcuni elementi sono stati recepiti nei decreti anche se purtroppo mancano, in molti casi, i decreti attuativi”.

 

“Come sottolineato oggi dagli Assessori Caparini e Guidesi, Regione Lombardia è intervenuta nell’aprile scorso con un provvedimento da 64 milioni di euro sull’efficientamento energetico per gli impianti sportivi, gli artigiani e i commercianti. Ma a fronte di aumenti esponenziali Regione, da sola, non può intervenire contro la speculazione finanziaria dei listini dei prezzi delle materie energetiche”.

“L’auspicio è che nella riunione straordinaria dei Ministri europei dell’energia di domani a Bruxelles si possa far fronte a una situazione ormai emergenziale che ha l’aggravante di aumentare il divario di attrattività e competitività delle imprese tra i vari Stati europei a causa della disparità costi energetici”.

“Slegare il prezzo del gas da quello dell’energia elettrica può essere un primo intervento a livello europeo per ridurre le bollette e prevedere di riformare il mercato energetico, come anche quello di congelare il costo delle stesse come avvenuto in Gran Bretagna”.

 

“Purtroppo paghiamo anni di Governi di centro-sinistra nei quali abbiamo rinunciato all’autonomia energetica, la stessa autonomia chiesta dalla Lombardia ma puntualmente sabotata e che oggi avrebbe permesso di difendere maggiormente i lombardi e le imprese da una crisi energetica e speculativa” conclude Scurati.

 

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