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Emergenza vita. Luca Del Gobbo: “La politica la metta al primo posto”

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“La rimozione dei manifesti pro-vita avvenuta a Milano è un fatto gravissimo. Tanto più grave perché lo ha deciso un’amministrazione pubblica, cioè di tutti, un soggetto che dovrebbe assicurare a chiunque l’esercizio della libera espressione del proprio pensiero, con “la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (comma 1, art. 21, della Costituzione). E invece no. I manifesti contro l’uso della Ru486 (pillola abortiva), affissi regolarmente da Pro Vita in via Vigoni, angolo via Mercalli, sono stati rimossi su decisione incomprensibile della giunta Sala.

La spinta ideologica dell’amministrazione milanese è arrivata sin qui. Riflettiamo! Insieme all’emergenza sanitaria, dobbiamo considerare prioritario anche il tema della vita, dal concepimento fino alla morte naturale. Dare spazio e voce a quelle esperienze in cui la vita è riconosciuta come valore imprescindibile deve diventare azione politica quotidiana. Anche per questo esiste un partito come il nostro. Se non fosse stato per Deborah Giovanati e Matteo Forte, di Milano Popolare, la scelta della giunta Sala sarebbe passata sotto silenzio. Ma non è sufficiente. La cultura della morte si contrasta con una proposta che sia più forte e più attraente. Esistono moltissime famiglie in cui la vita è guardata e trattata per l’amore che merita. Diamo loro l’attenzione e il valore per essere conosciute ovunque. Mettiamole al centro della nostra agenda, altrimenti tutto il Paese ne farà le spese”. 

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