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Dall'archivio:

La barbarie nordafricana sul Lago di Garda. Silvia Scurati: “Aggressioni e violenze frutto di mancati controlli e immigrazione senza regole”

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“Il Ministro Lamorgese si assuma proprie responsabilità”

 

MILANO – “Che fine hanno fatto le femministe e i moralisti di sinistra che attaccavano gli Alpini per le presunte violenze di Rimini poi rivelatesi infondate? I fatti di Desenzano e Peschiera del Garda sono di una gravità sconvolgente. Le immagini e i video sono eloquenti e imbarazzanti, il modello di sicurezza del Ministro degli Interni Lamorgese ha fallito miseramente, ora si assuma le proprie responsabilità”.

 Imbarazzata e silente…. sopra la foto del Ministro Lamorgese

Commenta così Silvia Scurati, Consigliere regionale della Lega, i fatti accaduti giovedì 2 giugno quando centinaia di giovani nordafricani si sono dati appuntamento sul Lago di Garda.

 

“Una marea umana di almeno 1.500 persone riversate sul lungolago sotto gli effetti di fumo e alcool con il solo intento di prendere d’assalto negozi, turisti, fare risse e sfasciare tutto è indegno per un Paese civile. Questo in completa libertà fino all’arrivo degli uomini delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa”.

“La domanda che sorge spontanea è solo una: tutto questo poteva essere evitato? Sicuramente sì, centinaia di giovani africani arrivati a Peschiera in treno da Milano con intenzioni provocatorie e minacciose non passano certo inosservati. A farne le spese purtroppo, come ormai di prassi quando si tratta di stranieri, sono anche le dieci ragazze molestate sul treno e sul lungolago, aggredite dal branco perché ‘bianche’”.

“La sinistra dice di difendere le donne ma non alza un dito per condannare le violenze, vere, compiute dagli stranieri. È evidente la complicità di una certa parte politica come accaduto per i fatti Capodanno in Piazza Duomo. Questi sono i risultati di anni di immigrazione incontrollata che hanno portato alla creazione di una subcultura di giovani africani aggressivi e razzisti nei confronti del Paese che li ospita”.  

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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