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Elezioni UK: Johnson e i conservatori travolgono il Labour, ‘Brexit il 31 gennaio senza se e senza ma’

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LONDRA – “La Brexit si farà il 31 gennaio, senza se e senza me”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson nel discorso della vittoria, assicurando, rivolto agli elettori, anche a quelli che hanno votato per i conservatori per la prima volta: “Non vi pentirete di averci votato, ascolteremo la vostra voce”.

La nottata elettorale in Regno Unito non e’ ancora finita, ma si puo’ dire che non e’ neanche cominciata. Infatti, se negli ultimi giorni si erano rincorsi sondaggi che mettevano in discussione la capacita’ dei Conservatori di ottenere una maggioranza solida, tutti i dubbi sono stati fugati con l’uscita dell’exit poll di Ipsos MORI.
Dai dati dell’exit poll era gia’ chiara la vittoria a valanga dei Tories. I numeri (quasi) definitivi la riflettono in modo chiaro: con 5 collegi ancora da assegnare, i Conservatori dovrebbero vincere in 364 collegi su 650, la loro vittoria piu’ netta dal 1987. In seconda posizione i laburisti accreditati di 203 seggi – il risultato peggiore dal 1935 – seguiti dallo Scottish National Party con 48 e dai LibDem con 12.
IL CROLLO DEL LABOUR, IL TRIONFO DEI TORIESù
Insomma, quasi 40 seggi al di sopra della soglia della maggioranza (fissata a 326) per Boris Johnson, che incassa un voto di fiducia importante sul tema centrale della sua campagna: Brexit. Proprio l’uscita dall’UE – pilastro dello slogan di Johnson, “Get Brexit done” – diventa la prima fra le chiavi di lettura piu’ interessanti di queste elezioni.

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