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Elezioni: Giuliana Soldadino da Cuggiono, passione politica e sociale

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CUGGIONO – Corre ogni giorno, Giuliana Soldadino, e lo fa da molti anni. Gli impegni sono molteplici (donna, figlia, madre, zia e nonna), il lavoro una passione per la persona (e il sociale, inteso come categoria) cominciata negli anni Ottanta, dopo una Laurea in Scienze Sociali all’Università Cattolica

 

Giuliana Soldadino da Cuggiono, oggi, è una importante funzionaria del Consiglio Regionale Lombardo, dopo aver lavorato- sempre per la Giunta Regionale- nel campo che le è congeniale da anni: i servizi sociali e alla persona. Quella Regione Lombardia a cui ora si candida nelle file di Fratelli d’Italia, partito al quale ha aderito seguendo Mario Mantovani, nella cui leadership Giuliana si riconosce da anni. L’abbiamo incontrata per conoscerla. Anzitutto come persone e donna, poi ovviamente come candidata.

Chi è Giuliana Soldadino? “Sono una persona che ha sempre lavorato nel sociale per scelte professionale e di studi, ma soprattutto per indole. Faccio un lavoro che mi piace, anche se nella mia vita ho cambiato spesso: mi sono laureata in Scienze Sociali, ho poi lavorato coi tossicodipendenti presso i Sert, i reparti Psichiatria, coi malati di Aids. Un intenso e lungo tirocinio”.  Sai cosa vuole dire la sofferenza, quindi. “Sì, ammetto che so cosa vuol dire soffrire nella vita. Parallelamente, sono sempre stata impegnata nel mondo sociale e politico e nella vita pubblica”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa significa, per te, la parola politica? “La politica per me è servizio, vero, al cittadino.  Una costante della mia vita”.

Sei una credente? “Sì, sono una persona credente. Pensa che mio padre Giorgio ha 90 anni, è un ingegnere che nella vita ha fatto il direttore tecnico di Aem e adesso studia Teologia…Mia madre  Anna ne ha invece 85 e gioca a bridge..Io  sono una ‘giovanissima nonna’, ho avuto mia figlia Ylenia molto presto e anche mia figlia è già mamma di due bambini. Un’esperienza che dovrebbero fare tutti i giovani per bellezza ed intensità. Capisco però ora le difficoltà di chi oggi rinvia scelte di vita per mancanza di lavoro”.

Quando hai conosciuto Mario Mantovani? “Mi occupo di  politica in Forza Italia dal 1997. Ho conosciuto Mario nel 2000. In lui e nella sua mission mi sono identificata subito, di chi  oltre a essere un politico illuminato è stato un illuminato imprenditore. Di Mario mi ha sempre colpito il fatto che parlava sapendo quello che diceva. Una conoscenza, una passione, che è sempre stata nella sua carne di uomo e di leader politico”.

Con che spirito affronti la sfida delle Regionali con Fratelli d’Italia? “Sono una persona che in genere fa pochi calcoli, se si tratta di prendere decisioni lo faccio senza esitazione. Mario è un leader indiscusso e guarda ai contenuti, seguirlo non mi è costato neppure un secondo di esitazione”.

La questione dell’Ospedale e del Pronto Soccorso di Abbiategrasso, che conosci bene avendoci lavorato.

“Rispetto alla riforma sanitaria approvata dalla Lombardia, occorre a mio giudizio rafforzare i 10 grandi ospedali lombardi oggi presenti per valorizzare le alte specialità, così da ridurre gli sprechi ed offrire altissima qualità. Dall’altra occorre consolidare gli ospedali territoriali, come veri presidi di salute. L’Ospedale di Abbiategrasso in questo senso va rafforzato. La chiusura notturna del PS   è stata un errore che occorre aggiustare. Deve essere fatta una rete tra i nostri ospedali”.

 

Il tema della sicurezza è fondante, per te. “Senza dubbio. Aggiungo che per una donna è importante il doppio. Penso anche al fatto che i miei genitori anziani abitano in centro a Milano; basta una spinta a un bancomat, un’aggressione per la strada e si viene colpiti. Proprio in questi giorni, dalla mia pagina Facebook, ho assunto l’impegno di aiutare Comuni ed enti locali ad aumentare le dotazioni in campo di sicurezza”.

I pregi  di Giuliana Soldadino. “Gli altri dicono che sono volitiva, determinata e attenta ai sentimenti”.

I difetti. “Impulsività, a volte mi arrabbio…Il terzo? Chiederò a   mia figlia..”

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