― pubblicità ―

Dall'archivio:

Elezioni. Accattoni. A Milano nel centrodestra la farsa è di scena. Di Emanuele Torreggiani

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO –  A Milano la farsa è di scena. Le elezioni comunali prossime, neppure incominciate sono già finite. Con piglio grottesco, abborracciato e dunque inconcludente la coalizione, per dire, di centrodestra ha messo in piedi una commedia guitta. Il primo a dire che quando piove piove è stato Vittorio Feltri, qualche giorno fa. Con la sua cifra ha scritto quanto il cittadino comune considera: “un candidato sindaco non all’altezza e una coalizione del cazzo”.

Feltri si è candidato nelle fila di Fratelli d’Italia immagino per puro narcisismo, che gli importi punto della politica politicata è fatto consolidato. A nulla le isteriche voci di rimprovero o rimbrotto che vari Carneadi di partito hanno squittito al suo indirizzo. Quando piove piove, infatti il candidato sindaco, medico pediatra, ha richiamato alla cassa i partiti lamentando che la scarsella è vuota e indicando data e ora delle “decisioni irrevocabili”: lunedì ore 10. Avrei apprezzato le cinque de la tarde, ma sarebbe pretendere troppo.

Il nostro editorialista Emanuele Torreggiani, sopra il candidato sindaco del CDX milanese Bernardo

Troppo, per un anonimo che impetra duecentomila euro. Una cifra, siamo a Milano e stiamo scrivendo del candidato sindaco di Milano, di infinita modestia. Da accattoni. Segno evidente che la sua candidatura ha raggelato i grandi elettori, dicasi associazioni e società private di corporativa presenza meneghina, per le quali le cene lettorali di finanziamento sono costume lecito e consolidato dai tempi di Radetzkij che condivideva la politica nei salotti illuminati da candele in chiaroscuro. Segno che l’uomo è stato usato e si è fatto usare, lo scambio è alla pari e con pari responsabilità, e che l’uomo non è “all’altezza” per dirla con efficacia feltriana. Duecentomila sono cifra men che esigua per Milano. Quater franc. Segno che il cdx, quella roba lì tanto per dire, non ha rispetto dei suoi elettori. Il resto sono chiacchiere buone per i clientes. Giuseppe Sala, sindaco uscente e già rientrato, non ne ride. Essendo uomo intelligente e pragmatico (attributi che si riconoscono dai suoi più stretti collaboratori, intelligenti e pragmatici) è consapevole che la farsa cdx è specchio della compagine cs in sua eventuale assenza. Tutto qui. Intanto, mentre mi detto camminando questa spataffia lungo viale Regina Margherita, un cucciolo corre, elastico e disarticolato, nell’erba rasa del giardino abbaiando un pigolio, felice come un bimbo.

Emanuele Torreggiani

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi