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Dall'archivio:

Elezioni/3: oggi Finiguerra con De Magistris in Val di Susa. 3%, mission impossible?

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VAL DI SUSA Si chiudono reparti ospedalieri e pronto soccorso, mancano 40 mila medici e 70 mila infermieri, mancano 200 mila insegnanti, e si gettano decine di miliardi di euro in grandi opere che devastano territori, sulla testa delle comunità. Oggi incursione fuori dal collegio con Luigi de Magistris.

Andremo in Val di Susa. Alla “storica” Credenza e al fortino nel nulla di San Didero, con Fiorenza Arisio, capolista alla camera in Piemonte e Marco Scibona candidato all’uninominale alla camera.
Domenico Finiguerra da Cassinetta (e dalla provincia di Milano, dov’è capolista al Senato) comincia oggi la sua ultima settimana di campagna elettorale e si ‘trasferisce’ per un giorno in Val di Susa, luogo simbolo delle battaglie ambientaliste (ma anche di atti facinorosi delle frange più estreme del movimento No Tav).
Unione Popolare (UP), come noto, è formata da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, ManifestA (componente parlamentare del gruppo misto alla Camera fondata all’inizio dell’anno da quattro deputate espulse dal Movimento 5 Stelle per non aver sostenuto il governo di Mario Draghi) e DemA-Democrazia e Autonomia dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che solo l’anno scorso si era candidato alla presidenza della regione Calabria, dove aveva lavorato come magistrato. In particolare, era ricordato in regione per la celebre inchiesta “Why Not”, in seguito alla quale era stato anche accusato per abuso d’ufficio e poi assolto, per aver acquisito i tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza chiedere la preventiva autorizzazione.
Il nome di De Magistris è nel simbolo elettorale di Unione Popolare, che ha raccolto e consegnato quasi 60 mila firme in tutta Italia in poche settimane per potersi presentare in tutti i collegi di Camera e Senato.
Partita a fine agosto da Cassinetta, dove c’era stato il passaggio dello stesso De Magistris a fianco di Finiguerra, la campagna di Finiguerra e di UP si è svolta mentre tutti i sondaggi (pur dando il movimento in crescita) non hanno mai attribuito un consenso necessario per superare lo sbarramento del 3%.
Ma sondaggi e voti spesso divergono.. Comunque, pur sembrando ad oggi una missione impossibile, Finiguerra cercherà fino all’ultimo istante di varcare le auguste porte di Palazzo Madama. 

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