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Dall'archivio:

++Elezioni/3, i Verdi ‘tagliano’ Gibo Rossi e Monguzzi. Tutto il biasimo del buon Gibo..

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
OSSONA MILANO  “Gibo” è animato da una sincera e pura passione politica e da una fede incrollabile nei valori e principi ispiratrici del partito verde, lo definirei un langeriano, come pochi ce ne sono. Europeista convinto, per una Unione dei cittadini e dei territori, riesce con naturalezza a coniugare istanze locali e visioni globali.

Molto attivo sui social e sempre presente alle cerimonie ed eventi ufficiali, come alle manifestazioni di movimento (ad esempio gli scioperi del venerdì dei Fridays For Future), a cui partecipa sempre con il simbolo del partito verde.

E’ valso a poco l’appello pubblicato anche da Ticino Notizie il 16 agosto con cui un gruppo di ambientalisti dell’est Ticino e di Milano chiedeva spazio (nelle liste dell’aggregazione Verdi-Sinistra Italiana) per Gilberto Rossi, storico esponente dei Verdi del Magentino e già consigliere comunale a Ossona.

Gibo non è candidato e il suo disappunto lo distilla e condensa su Facebook:

“I Verdi stampelle del piddi? I Verdi stampelle di sala e del peggio cemento. Vero. Ecco come prendono le decisioni. Per escludere i due verdi più conosciuti e rappresentativi, il qui autore e  Carlo Monguzzi, per mettere sconosciuti, ovviamente, Milano centrici.

Il veto su me e Carlo  è la misura della paura che hanno. Ora, lavoriamo per i verdi, come da 19 anni, ogni giorno”, scrive tristemente Gibo. Di cui va ammirata la fedele militanza: anche dopo averlo escluso, lui sosterrà nuovamente il suo partito-movimento, tornato nelle sedi istituzionali dopo anni di assenza. Solidarietà al buon Gibo.

Molto rumore (e giustamente), ha fatto a sinistra l’esclusione del recordman di preferenze Pierfrancesco Maran, giovane e bravo talento del Pd che dovrà rimanere a fare l’assessore in Comune, proseguendo le sue quotidiane liti con il sindaco Beppe Sala. A meno che tra qualche mese non opti per una corsa in Regione. A nulla sono valsi gli appelli in suo favore, come parole al vento sono state le tante spese per lo storico Verde Carlo Monguzzi per cui le porte del Comune non si sono aperte per un tanto sospirato trasloco a Roma.

Diciamo che dal famoso post pubblicato a marzo scorso s’era capito che tra Monguzzi e i Verdi non ci fosse proprio una corrispondenza d’amorosi sensi..

 

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