Ad andamento lento, come nella canzone di Tullio De Piscopo di oltre 30 anni fa, Abbiategrasso si accinge a celebrare una campagna elettorale al momento davvero sonnacchiosa.

Col calo della morsa Covid, i bene informati da Roma dicono che si voterà domenica 29 maggio, con eventuale ballottaggio la seconda domenica di giugno.

Sotto il cielo abbiatense ci sono al momento solo tante incertezze. Se Cesare Nai e il centrodestra hanno buon gioco a proseguire l’azione di governo, ma soprattutto ad attendere le mosse degli avversari, è il centrosinistra (o I centrosinistra) a dover fare una prima mossa.

Al momento chi lavora è il Partito Democratico. Anche perché le altre formazioni si stanno distinguendo per un attivismo alquanto scarso. Si rincorrono incontri a porte chiuse, il più delle volte ininfluenti.

Domenica 13 febbraio i Dem si sono ritrovati nella storica casa della sinistra abbiatense per una fitta giornata di incontri e tavoli, dalle 14.30 alle 19, intitolata Dem Lab 2027.

Pd e centrosinistra, non è un mistero (c’è sempre e anche La Città, la civica ‘di cerniera’ lanciata da Andrea Sfondrini e Adriano Matarazzo), stanno facendo una serrata corte all’ex sindaco (2002-2007) Alberto Fossati. Il quale nicchia, e forse ne ha ben donde. Della coalizone di csx dovrebbe far parte anche quel che resta dei 5 Stelle, mentre Abbiategrasso Attiva (ossia, quasi tutti gli ex grillini) ha dichiarato di NON volere un’alleanza col Pd.

E quindi, cosa succederà? Nei corridoi della politica abbiatense il nome più accreditato per la corsa da candidato sindaco è quello di Andrea Gillerio, classe 1973, segretario riconfermato. Magari in ticket con una donna e un ruolo attivo per l’attivissimo esponente dei Giovani Democratici Andrea Lacanu.

Tempo ce n’è anche se non tantissimo. Specie se si votasse (davvero) il 29 maggio.

F.P.