MILANO – Il green pass per entrare in palestra piace ai gestori delle strutture lombarde. “Siamo assolutamente favorevoli e se questo può essere uno strumento per far tornare la gente in palestra ben venga” dice all’Adnkronos Marco Contardi, presidente di Arisa, l’associazione delle imprese dello sport di Confcommercio Milano -. I gestori delle palestre così sono in grado di riprendere le loro attività”. Certo, puntualizza, “si chiederà un sacrificio ai gestori che dovranno dedicare una persona al controllo del green pass ma prima ora avremo un mese per vedere l’approccio generale prima di settembre e capire come funzionerà”.
Quel che conta, per Contardi, è poter ridare un servizio ai clienti e “non essere obbligati a chiudere in autunno, come accaduto un anno fa”. Molte strutture però, dovranno fare i conti con un minor numero di ingressi per via di chi rifiuta il vaccino. “I dati dicono che 1 persona su 5 continuerà ad allenarsi online e questa è una ulteriore difficoltà per i gestori del fitness – sottolinea Contardi – Del resto, che avremo meno utenti è assolutamente assodato, sappiamo che non ci saranno i numeri di due anni fa”.
Al tempo stesso, però, il certificato verde si pone come una sicurezza ulteriore per chi lavora in palestra e per chi va ad allenarsi. “Serve ad avere maggior tranquillità, quindi ben venga – ribadisce Contardi – il problema restano gli scettici, quelli che non si sono ancora vaccinati, non solo per le palestre ma per ogni ambito”.