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+Eduscopio 2023, le scuole superiori di Magenta e Bià in classifica (ma lontane dai vertici)

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Dai nostri partner di Milano Pavia TV il servizio televisivo sui piazzamenti delle scuole dell’est Ticino nella classifica di EDUSCOPIO
 

EST TICINO  Una classifica che nel complesso rende onore alle scuole superiori del magentino, dell’abbiatense e del Sud Milano. Pubblicata la graduatoria per il 2022-2023 di Eduscopio, l’indagine promossa dalla Fondazione Agnelli sulle migliori scuole d’Italia che aiuta studenti e famiglie nella scelta delle scuole superiori e delle università. Parlando delle secondarie di secondo grado, il magentino e l’abbiatense spiccano per i licei rispetto al Sud Milano. Il Quasimodo di Magenta è 22esimo nella provincia di Milano fra i classici e fra i primi trenta anche nei linguistici. La miglior performance la fa lo scientifico al Bramante, sempre di Magenta, seguito dieci posizioni indietro dal Bachelet di Abbiategrasso. Nei linguistici invece fanno meglio di Magenta sia Arconate, 22esimo, sia l’indirizzo del Bachelet di Abbiategrasso, un gradino sotto. Molto bene anche i tecnici con l’Einaudi di Magenta 14esimo fra i tecnologici seguito al sedicesimo posto dall’Alessandrini di Vittuone. Nell’indirizzo tecnico economico gran risultato del Marcora di Inveruno, undicesimo in tutta la provincia, subito davanti al Falcone Righi di Corsico, dodicesimo. Nel Sud Milano infatti il Falcone Righi difende con le unghie e con i denti la posizione. Il Gian Battista Vico (Liceo scienze umane) perde due posizioni e dal quinto posto in classifica scende al settimo.

I dati rivelano che il Covid ha avuto forti ripercussioni sui percorsi dei diplomati degli istituti tecnici e professionali che hanno scelto di cercare lavoro – ha detto il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto -: il tasso di occupazione calcolato da Eduscopio per i diplomati del 2019 che hanno cercato l’impiego in piena pandemia risulta dell11% più basso rispetto ai diplomati del 2017. Dopo il forte calo degli apprendimenti registrato dall’Invalsi nel 2021 e 2022, la pandemia rischia dunque di lasciare segni profondi anche sulle prospettive di lavoro di questa generazione».

Per la nuova edizione sono stati analizzati i dati di 1.289.000 diplomati italiani di 7.700 scuole in tre successivi anni scolastici (2016/2017, 2017/2018, 2018/2019). Si tratta quindi di studenti che hanno fatto la Maturità prima dell’era Covid, ma nel caso dei diplomati a giugno 2019 anche delle prime matricole che hanno dovuto fare i conti con gli effetti del lockdown scattato a marzo 2020.

 

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