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Dall'archivio:

‘E se ti fermano, che succede?’ Ce lo spiega l’avvocato Francesco Pambieri

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

COSA ACCADE (O COSA DOVREBBE ACCADERE) DURANTE UN CONTROLLO

Giri l’angolo, fai la curva, alzi lo sguardo ed ecco volante, divisa e paletta. Niente panico. Nessuno ti tratterà come un criminale. È soltanto un controllo che non giustifica i pianti, le fughe e le crisi di cui si ha notizia in questi giorni.
IPOTESI n. 1 – Se non vi era alcun motivo di uscire, verrà irrogata una sanzione amministrativa.
IPOTESI n. 2 – L’uscita è giustificata da motivi di lavoro, salute, o necessità (urgenza nel caso di spostamento in altro Comune). Si procede con l’autocertificazione.
Al di là dell’opportunità di fornire una seppur minima prova di quanto si dichiara (una lettera del datore di lavoro, piuttosto che la documentazione medica comprovante una visita), è bene sapere che sul cittadino NON grava alcuno specifico onere di provare i fatti al centro della dichiarazione. Questo è un punto importante, dai più sottovalutato.
Mi spiego. Salvo che la situazione sia palesemente incompatibile con quanto dichiarato (così sarebbe, ad esempio, se dicessimo di andare da Milano a Torino per lavoro e venissimo fermati a Genova, ovvero sostenessimo di avere appena fatto la spesa senza tuttavia poter mostrare né uno scontrino, né la spesa stessa), deve presumersi che il contenuto dell’autocertificazione corrisponda al vero e pertanto non dovrà essere comminata alcuna sanzione.
Laddove irrogata, deve ritenersi che l’agente accertatore abbia VERIFICATO IN CONCRETO (ad esempio mediante telefonata al datore di lavoro, al medico, o alla famiglia) la non veridicità della dichiarazione resa dal cittadino, che in questo caso, per coerenza, andrebbe ANCHE denunciato per dichiarazione falsa o mendace. 
IPOTESI n. 3 – Viene svolta attività motoria o sportiva nei limiti imposti dai decreti e dalle ordinanze regionali (la c.d. quarta deroga al divieto di uscita).
Non serve l’autocertificazione. La passeggiata, la corsa e la pedalata nelle vicinanze di casa sono dimostrate dal contesto stesso in cui si trova la persona (l’attività in sé, unita all’abbigliamento, sono cioè prova inequivocabile del perchè si è fuori casa). Se richiesto dagli agenti, si provvederà comunque a dichiarare il motivo dell’uscita.
Avvocato Francesco Pambieri

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