MILANO – “Con il picco dell’influenza sono raddoppiati gli accessi ai Pronto soccorso e le chiamate ai numeri di emergenza. Per affrontare questa criticità, già a partire da novembre, abbiamo programmato e predisposto misure straordinarie per contenere le attese e i tempi d’intervento:
120 ambulanze sempre a disposizione, una media di 15 posti letto in più per i ricoveri da Pronto Soccorso per ogni ospedale che vengono attivati in base alle necessità, ambulatori specifici per i codici minori e personale potenziato”.
Lo riferisce in una nota l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, a seguito delle segnalazioni circa l’elevato numero di richieste di soccorso rilevate dall’Agenzia
regionale Emergenza Urgenza in questi giorni a Milano e nell’area della Città metropolitana.
La situazione odierna ha determinato l’affollamento delle strutture sanitarie dell’area metropolitana milanese, complice soprattutto il picco influenzale. Nella mattinata, il numero delle chiamate è in alcune fasi addirittura raddoppiato (punta massima di 160 casi gestiti contemporaneamente alle ore 10, rispetto ai consueti 80).
“Avevamo ipotizzato questa eventualità nei mesi scorsi – ha spiegato Gallera – prevedendo strumenti informativi adeguati e mettendo a disposizione 4 milioni di euro agli ospedali della
Lombardia, in base al numero effettivo e stimato degli accessi in pronto Soccorso. Per l’area di riferimento dell’ATS Città metropolitana di Milano, le risorse stanziate ammontano a
1.440.000 euro e servono proprio per potenziare i servizi di pronto soccorso destinando personale specifico e aumentando il numero dei posti letto e delle prestazioni”.
“Anche la disponibilità di ambulanze nell’area milanese – ha concluso Gallera – in questi giorni ha registrato un aumento del 20% rispetto alla tradizionale operatività. Tutte le Aziende Socio Sanitarie Territoriali hanno messo a punto un piano di emergenza in base ai propri carichi di lavoro, che scatta nei momenti di particolare criticità”.
LA SCHEDA:
Le risorse stanziate da Regione Lombardia per il piano anti affollamento sono state utilizzate per i seguenti motivi:
– potenziamento personale medico pronto soccorso
– potenziamento personale infermieristico Pronto soccorso
– aumento postazioni (barelle)
– aumento postazioni di breve ricorvero (Obi) in PS
– implementazione/ampliamento ambulatori per i codici minori
– aumento posti letto per pazienti di PS in degenza di area
internistica
– aumento posti letto per pazienti di PS in degenza di area
chirurgica
– sospensione dei ricoveri elettivi area medica
– sospensione dei ricoveri elettivi area chirurgica
– trasferimento pazienti stabilizzati presso altre UO/Presidi
– trasferimento pazienti stabilizzati in sub-acute
– implementazione posti letto aggiuntivi
– attivato il progetto PRINGE con il Pio Albergo Trivulzio: i pazienti anziani che accedono in PS, una volta stabilizzati ma non in condizioni di tornare al domicilio, vengono ricoverati presso il Pio Albergo Trivulzio.
– attivazione della figura del “bed manager”, personale dedicato all’ottimizzazione nella gestione dei posti letti in modo da favorire e accelerare i trasferimenti dal PS verso i reparti.