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++Dopo Robecco, altro cantiere senza prevviso a Magenta: cinque mesi di lavori fognari a Pontevecchio. E la comunicazione..

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MAGENTA – Circa due settimane fa era spuntato un cantiere di Anas SENZA PREAVVISO lungo la ss 526 al confine tra Robecco e Magenta, in territorio di Robecco. Questa mattina, a Pontevecchio, tra via Isonzo e la strada che porta a Robecco abbiamo trovato una chiusura alle auto: motivo, un cantiere che durerà 5 MESI lungo alcune strade della frazione magentina..
La situazione è piuttosto paradossale (come avvenuto altre decine di volte, in questi anni di giunta Calati a Magenta) per la totale assenza di comunicazione da parte del Comune. Né sulla pagina Facebook, con una sola apparizione sul sito istituzionale (ce lo ha ricordato il vicesindaco Simone Gelli: ha ragione, ci scusiamo di aver scritto il contrario), né ai giornali e media abbiamo saputo o visto- ieri o nei giorni scorsi- alcunché di un cantiere che è destinato a protrarsi ALMENO 5 MESI (150 giorni di lavori, come riportato dalla cartellonistica, può voler dire anche di più) e che impedirà per chi arriva dalla vallata di dirigersi verso cascina Peralza o Robecco, di fatto aumentando il traffico lungo l’asse principale della frazione, via Isonzo.

Sono quattro le vie interessate dai lavori di rifacimento fognario che come sempre, in questi casi, sono gestiti da Cap Holding, gestore unico del servizio idrico nella provincia di Milano e in area metropolitana: via Pellegatta, Foppa, Farinati, I Maggio.

Committente Cap, esecutore un consorzio di imprese capitanato dalla Artifoni Spa; l’importo dei lavori è di 367mila euro.

Benché non si tratti di un tratto di viabilità primaria, cinque o sei mesi sono effettivamente tanti, per Pontevecchio e per Magenta in generale. In questo caso (come in tanti altri, si pensi all’ordinanza sull’obbligo di mascherine in centro e piazza Liberazione, in vigore dal 9 dicembre e MAI comunicato ad alcuno sui canali istituzionali) emerge ancora una volta, plasticamente e drammaticamente, il deficit comunicativo della giunta Calati.

Quasi da non crederci, verrebbe da dire.

 

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