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Dopo la terza media, Liceo batte istituto tecnico professionale

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MAGENTA – Non iscriversi al Liceo sembra ormai essere un atto di coraggio e un gesto di maturità, significa fare una scelta fuori dal coro in favore di un percorso già fortemente caratterizzato. Almeno, i numeri ci dicono questo: a settembre 2018 il 55,3% degli studenti di prima superiore era seduto sui banchi di un liceo (dato in crescita rispetto al 2017) e nel sondaggio proposto dalla SSIG “F. Baracca” durante il Campus di Orientamento, il 45% delle famiglie e addirittura il 60% degli studenti esprimono il proprio interesse per gli istituti liceali del territorio. Lo confermano le parole della dott.ssa Maria Grazia Pisoni, dirigente dell’Istituto Einaudi di Magenta: “Il sondaggio riflette la tendenza che ha caratterizzato negli ultimi anni il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado, con prevalenza della scelta del liceo dovuta essenzialmente alle difficoltà che le famiglie incontrano nel prendere una decisione sul futuro dei loro figli.”

Coerenti col dato nazionale risultano anche le intenzioni relative alle altre tipologie di scuola secondaria di primo grado: Istituti tecnici (dato reale del 2018 30,7%, intenzioni dei genitori 39%, intenzioni degli studenti 31%), Istituti professionali (dato reale del 2018 14%, intenzioni dei genitori 11%, intenzioni degli studenti 5%) e Istruzione e formazione professionale (dato reale del 2018 5,6%, intenzioni dei genitori 5%, intenzioni degli studenti 4%). I dati variano sensibilmente a seconda che si tratti di studenti o studentesse: le ragazze sono decisamente più orientate all’istruzione liceale, istituti tecnici e professionali paiono essere la scelta principale dei maschi, differenza che denuncia come l’immaginario sulle professioni e sul mondo del lavoro non sia al passo con i tempi.

Nonostante le evidenze del mondo del lavoro, le paure delle famiglie indicano come la scelta della scuola superiore non sia frutto di un esame di realtà, ma sia l’esito di un processo complesso e con importanti interferenze figlie della vox populi: ci sono pregiudizi diffusi rispetto all’istruzione professionale, il 75% delle famiglie intervistate teme le cattive compagnie. A questi timori infondati rispondono la prof.ssa Vinetti, Responsabile dell’Orientamento ENAC Lombardia CFP Magenta, che evidenzia la serietà dell’approccio scolastico dei propri studenti, e la dirigente Pisoni: “La scuola è un ambiente protetto, i rapporti tra gli studenti si realizzano entro contesti controllati, nell’ambito dei quali gli studenti vengono educati a rafforzare la loro personalità e a vivere con civiltà ed onestà; dovrebbe destare maggiore timore il modo con cui i figli trascorrono il tempo libero, non solo fuori dalle mura domestiche, ma anche in casa, incollati al cellulare ed esposti a pericoli che spesso i genitori sottovalutano.”

Ultimo dato, le paure dei ragazzi legate alla scelta di un indirizzo scolastico tecnico o professionale: i nostri studenti affermano in massa che temono bocciature ed esami (61%), forse a causa del fatto che non hanno ancora ben chiaro quale sia l’approccio allo studio richiesto dalla scuola secondaria. Ecco perché l’attività di orientamento deve essere capillare e ben articolata, come dimostrano le scuole del nostro territorio.

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