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Dopo il commissariamento….. il Centrodestra alla riconquista di Opera (Mah)

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OPERA – RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Nel comune commissariato il Centrodestra è rimasto compatto a fare quadrato intorno al buongoverno che ininterrottamente dal 2008 ha cambiato aspetto alla Città.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso ed accerti eventuali responsabilità dell’ex primo cittadino Antonino Nucera, nei fatti a lui contestati, sarà ancora Ettore Fusco il candidato Sindaco della coalizione.
A lui il compito di traghettare questa amministrazione dall’immobilismo del commissariamento ad una ripresa veloce e dinamica per tornare ad essere attivi e vitali come nessun altro in provincia di Milano.
“Riprendo con rinnovato orgoglio ed onore il mio percorso – ha spiegato il candidato Sindaco Ettore Fusco – con la certezza che due mandati da capo dell’opposizione, due mandati da Sindaco e l’esperienza degli ultimi tre anni, come vicesindaco, mi abbiano forgiato sotto tutti i punti di vista”.
Opera ricomincia da tre, insomma, come tre sarebbero i mandati di Fusco se vincesse a ottobre.
“Ha fatto il sindaco nei dieci anni peggiori per la Repubblica – spiegano Simone Gusmeri e Patrizia La Torre coordinatori di Lega e Forza Italia – quando tra patto di stabilità, spending review e tagli ai comuni abbiamo dovuto amministrare sempre meno risorse pur riuscendo ad ottenere sempre più risultati per una città che abbiamo trasformato sotto tutti i punti di vista; dalle scuole alla sicurezza, dalla vivibilità all’urbanistica e dagli eventi sportivi, culturali e del tempo libero all’assistenza sociale”.
Adesso i comuni possono di nuovo investire le proprie risorse ed il Centrodestra di Fusco ha tante idee: dalla gestione del nuovo palazzetto dello sport al campo da calcio, dalla viabilità alla piazza del centro, dai parchi all’arredo urbano e dal sociale alle politiche per la famiglia.
Le sorprese, insomma, non mancheranno.
Mentre non è una sorpresa che anche questa volta il Centrodestra abbia aperto a Fratelli d’Italia ma non al coordinatore locale che, per questioni di recenti conflitti economici e giuridici con l’amministrazione, non è di nuovo stato accettato in lista.
“Siamo ancora aperti agli amici di Fratelli d’Italia, perché la loro politica è vicina al nostro modo di intendere le priorità dei territori – ha spiegato Fusco – ma restiamo fermi sulla posizione che abbiamo discusso con il partito di Giorgia Meloni in merito a chi candidare. Perché come ho già spiegato al loro coordinatore noi vogliamo in lista solo persone di indiscusso valore morale, senza eccezione alcuna”.

Ettore Fusco
Simone Gusmeri
Patrizia La Torre

Opera ricomincia da tre, insomma, come tre sarebbero i mandati di Fusco se vincesse a ottobre dopo la brutta parentesi del commissariamento. Vedremo se vale la regola non c’è due senza…tre

 

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