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Dall'archivio:

Donald Trump is (NOT) dead baby, Donald Trump is NOT dead…

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

Dopo i fatti di Capitol Hill, con l’assalto dei suoi più sfegatati sostenitori al Campidoglio, Donald Trump è stato letteralmente buttato fuori dai social media.

Facebook lo ha sospeso fino a gennaio 2023, Twitter lo ha bannato per sempre, Youtube ha mantenuto aperto il canale ma senza poter caricare nuovi video.

Un’eclisse vera e propria per colui che aveva abilmente maneggiato i social per arrivare alla presidenza e diffondere i suoi messaggi estremamente polarizzanti una volta in carica.

I tentativi di tornare in auge sul web non hanno dato buon esito, anche se alcune cose, a mio avviso, potevano essere gestite in maniera diversa e con la pazienza necessaria.

Io ho sempre pensato che il modo migliore per riconquistare la scena fosse quello di ripartire dai rally in giro per l’America, cosa che potrebbe accadere a breve.

Se non riesci a promuovere te stesso online perché hai subito la censura dei media digitali, torna al centro della scena con quello che ti riesce meglio e fai in modo di soddisfare la ‘fame’ dei media tradizionali (in crisi di audience dopo la fine della presidenza di Trump).

Ma non è l’unica cosa che si può fare.

Recentemente, Trump ha rilasciato ben 22 interviste per 17 diversi libri.

Una fila di autori si è presentata nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida.

I consiglieri dell’ex presidente vedono queste numerose richieste come una prova del grande interesse nei confronti di quello che viene chiamato “POTUS 45”.

Trump è uscito dal guscio e ha iniziato, non sempre personalmente, a intrattenere rapporti con giornalisti al di fuori della sua fidata cerchia.

Non più solo Fox News, Newsmax e AON.

Jonathan Karl di ABC News, che ha già scritto un libro su Trump ed è stato uno dei giornalisti ammessi nella magione dello stato del sole, si è lasciato scappare che: “Se pensavi che non ci fosse altro da sapere, sarà strabiliante”.

Il ragionamento di Trump e di chi gli sta intorno è molto semplice: se devi entrare nelle case degli elettori e ti hanno tolto la chiave della porta principale, allora devi trovare un ingresso alternativo.

Uno strumento vecchio stile come il libro rimette nelle mani degli elettori il potere decisionale e restituisce quella libertà di scelta che Facebook&Co. hanno negato loro.

Come ho già avuto modo di scrivere: il vecchio torna a essere il nuovo.

Se vuoi scoprire come utilizzare correttamente questo strumento (il libro) per divulgare la tua visione politica e attrarre elettori altamente in sintonia con le tue idee, pronti a seguirti fino alla morte, puoi trovare un intero capitolo a riguardo nel mio ultimo libro.

Insieme ad altre cosine interessanti.

Matteo Spigolon – Fabbrica Politica

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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