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Diamo a Calati quel che è di Calati: Magenta, grande stagione teatrale al Lirico, anche nel 2022. Tutti gli spettacoli

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MAGENTA Siccome critichiamo spesso e volentieri il sindaco pro tempore di Magenta, bisogna anche dare atto a Chiara Calati che anche in anni difficili il livello della stagione teatrale al Lirico- grazie alla sempre proficua collaborazione col teatro dei Navigli di Luca Cairati- è rimasto e rimane altissimo.

E’ infatti tutto pronto per la nuova stagione teatrale al Teatro Lirico di via Cavallari, a Magenta, in calendario sei imperdibili spettacoli che accompagneranno la Città e tutti gli appassionati a partire dal 16 gennaio 2022. 

“Sono lieta di annunciare la nuova stagione teatrale che partirà tra poche settimane, appena dopo le feste natalizie, grazie alla sempre proficua collaborazione con l’eccellente Luca Cairati, Teatro dei Navigli – ha detto il Sindaco di Magenta, Chiara Calati, ricordando che – Presto sarà definita e presentata anche la stagione musicale. Si inizia il 16 gennaio con ‘Marjorie Prime’, una produzione di Teatro Franco Parenti, il testo dell’opera è stato tra i finalisti del premio Pulitzer nel 2015, mentre l’anziana Marjorie viene interpretata da Ivana Monti. Un programma di altissimo profilo – ha sottolineato il Sindaco Calati – che prosegue con ‘Partenza in salita’, con Corrado e Camilla Tedeschi, e ‘Ho perso il filo’, con Angela Finocchiaro e testo di Walter Fontana. Il 30 marzo andrà in scena ‘Se non posso ballare, questa non è la mia rivoluzione’, uno spettacolo di grande virtuosismo con Lella Costa in una prova d’attrice straordinaria: un monologo, una sola attrice ma tante, tante donne quanti sono i minuti sulla scena. Si prosegue con ‘La camera azzurra’, di George Simenon, per poi concludere con ‘Almeno tu nell’universo’, una produzione ATIR Teatro Ringhiera. Un avvio di nuovo anno davvero speciale – ha proseguito il Sindaco Calati – che vuole anche essere un augurio e un segno di speranza: un nuovo inizio che ci permetta di lasciarci dietro le spalle un periodo davvero difficile”, ha concluso il primo cittadino.

Tutti gli spettacoli si terranno nel rispetto delle normative anti-Covid in vigore.

Info e biglietti

I biglietti saranno acquistabili presso la biglietteria del Teatro Lirico il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il sabato dalle 10 alle 12.

I biglietti hanno un costo di 16 euro per la platea, 14 euro per la galleria; 10 euro il ridotto (fino a 26 anni) per le scolaresche è previsto un costo di 5 euro.

Gli abbonamenti alla stagione teatrale partono da 80 euro per la platea (ridotto 50 Euro),70 euro per la galleria e 50 euro il ridotto (fino a 26 anni).

I biglietti sono acquistabili anche online e sul portale vivaticket.com

La stagione 2022 al Teatro Lirico

Marjorie Prime – 16 gennaio 2022

Produzione Teatro Franco Parenti.

Con Ivana Monti, Elena Lietti, Pietro Micci, Francesco Sferrazza Papa.

L’ottantenne Marjorie passa le sue giornate a conversare con un Prime, una copia digitale e ringiovanita del defunto marito Walter, che condivide con lei i ricordi per supportare la memoria incerta. Come ricostruirà il suo passato, cosa deciderà di conservare e cosa dimenticarsi? E, più in generale, qual è il rapporto tra memoria e identità in un futuro prossimo in cui l’umanità sempre più convive con l’intelligenza artificiale? Queste le domande che si pongono l’autore Jordan Harrison e il regista Raphael Tobia Vogel e che nello stesso tempo, pongono agli spettatori. Il testo è finalista del premio Pulitzer nel 2015 e Ivana Monti è la grande interprete dell’anziana Marjorie. Sul palco, una magistrale prova d’attore e uno straordinario testo teatrale.

Partenza in salita – 18 febbraio 2022

Con Corrado Tedeschi e Camilla Tedeschi.

Una lezione di guida che diventa metafora di una lezione di vita, un’occasione di conoscenza tra un padre e una figlia. Ed è proprio quello che sono nella vita, Corrado Tedeschi e la figlia Camilla: per la prima volta insieme sul palco in un confronto che è insieme generazionale ed artistico. Una vera e propria partenza in salita! Tra un freno a mano tirato e una crisi adolescenziale, tra una frizione rilasciata troppo in fretta e scoperte allarmanti, tra una frenata troppo brusca e altarini svelati troppo bruscamente, telefonate di amanti, scatti d’ira e molto altro ancora, i due si riscoprono in grado di guidare e di guidarsi a vicenda, finalmente in grado di riconoscersi e comprendersi. E quella P incollata con lo scotch al lunotto posteriore, da avvertimento di guida per Principiante diventa l’iniziale di un Padre alle prime armi… un Padre Principiante!

Ho perso il filo – 4 marzo 2022

Con Angela Finocchiaro e testo di Walter Fontana.

Due personaggi vivono in un mondo passato, un mondo a tinte forti animato dalla fame, dalla passione e dalla semplicità. Un ambiente retrò in cui il pubblico viene catapultato attraverso arti circensi animate da una tecnica sopraffina e da imprevedibili atmosfere ricchi di risate, poesia e magia.

Se non posso ballare, questa non è la mia rivoluzione – 30 marzo 2022

Produzione Centro Teatrale Bresciano e Teatro Carcano Con Lella Costa.

Uno spettacolo di grande virtuosismo, quello che propone Lella Costa con ‘Se non posso ballare, questa non è la mia rivoluzione’, una prova d’attrice straordinaria quale solo lei poteva interpretare. Un monologo, una sola attrice ma tante, tante donne quanti sono i minuti sulla scena. A volte solo citate con un nome, a volte con un lazzo o una smorfia, una strofa, una canzone, una poesia o un gemito. Una risata. Donne, tante, che hanno cambiato la storia, che si sono affermate con talento, poesia e forza. Un omaggio alla femminilità nelle sue mutevoli espressioni. E a dar voce a tutte quante, un’attrice eclettica dal talento straordinario. Lella Costa porta sul palcoscenico, come fossero lì con lei, Mary Anderson e Lillian Gilbreth, Marie Curie e Tina Anselmi, Emily Dickinson e Virginia Wolf e tante, tante altre ancora. Donne che hanno ballato la propria rivoluzione!

La camera azzurra – 15 aprile 2022

di George Simenon Con Fabio Troiano, Irene Ferri, Giulia Maulucci, Mattia Fabris

Regia Serena Sinigaglia.

La penna inesauribile di Georges Simenon ci regala una storia di eros e di noir che, per la prima volta, approda a teatro con la brillante regia di Serena Sinigaglia. La camera azzurra è la storia di due amanti che, quarantenni e sposati, vivono la loro passione clandestina proprio in questa stanza azzurra, protetti dagli sguardi retrivi e giudicanti della provincia francese. Ma quella che all’inizio sembra solo una passione amorosa, ben presto si trasforma in un incubo noir e la camera azzurra si trasforma da nido d’amore in una claustrofobica aula di tribunale, dove i due amanti sono accusati di aver commesso crimini efferati, progettando l’eliminazione dei rispettivi coniugi. Al di là del giallo, che è intrigante in sé, Serena Sinigaglia, con la camera azzurra, indaga l’umano nei suoi istinti più profondi e segreti, interrogandosi sull’eterno conflitto tra passione e ordine, desiderio e rinuncia, in un gioco di tensione difficilmente conciliabile. A guidare il confronto tra i personaggi, un commissario ossessionato dalla risoluzione del caso, un poliziotto che conosce e vive in quell’ambiente di provincia asfittico, lui stesso parte di quella comunità chiusa e giudicante della quale, forse, è anche lui vittima e carnefice.

Almeno tu nell’universo – 27 aprile 2022

Produzione ATIR Teatro Ringhiera. Di e con Matilde Facheris, Virginia Zini, Sandra Zoccolan.

Almeno tu nell’universo è innanzitutto un racconto in musica e parole, un omaggio a una delle voci più intense della musica italiana, quella di Domenica Rita Adriana Bertè, in arte Mia Martini. In scena tre straordinarie attrici cantanti ne restituiscono la grandezza e la fragilità con un racconto variegato che spazia dalle sue splendide canzoni (dalle più conosciute ai gioielli più nascosti), fino a ricordi personali, racconti e testimonianza dei suoi tanti amici artisti, fra cui l’amata-odiata sorella Loredana Bertè e naturalmente Ivano Fossati, autore di molte sue canzoni, compagno fondamentale di bellissimi progetti artistici e di una travagliata e profonda storia d’amore. Mia Martini era un’anima mediterranea, calda, solare ma sembra averla sempre accompagnata uno strano senso di solitudine. Momenti bui e periodi luminosi. Il rapporto con il padre, l’esperienza del carcere, la terribile nomea di “iettatrice” diffusasi nel mondo dello spettacolo data dall’invidia per quella voce così potente, nuova e commovente; ma anche la capacità di riproporsi, di ricominciare da capo, ogni volta, il successo e le collaborazioni con tanti artisti e compagni di viaggio.

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