― pubblicità ―

Dall'archivio:

Desio, i Carabinieri arrestano i due ladri seriali dei punti Tigotà

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
DESIO  Nei giorni scorsi, nell’ambito di una più vasta indagine portata avanti dai Carabinieri della Compagnia di Desio, relativamente al contrasto di analoghe rapine a mano armata, consumate in quest’ultimo periodo ai danni delle attività commerciali a marchio Tigotà delle province di Monza e Milano, i militari della Sezione Operativa hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, due individui.
Un 50enne pluripregiudicato, già noto alle forze dell’ordine per aver assestato altri colpi negli anni precedenti, e il suo complice 42enne, residenti il primo nella provincia di Milano mentre l’altro in quella di Monza e della Brianza, percettori del reddito di cittadinanza, per rapina aggravata in concorso. In particolare, nel corso di un continuato servizio di osservazione, controllo e pedinamento effettuato nei pressi dell’esercizio commerciale “Tigotà”, di Muggiò (MB), i Carabinieri scorgevano l’autovettura Smart, oggetto d’indagine, con a bordo due persone corrispondenti agli elementi acquisiti dal reparto procedente, in relazione a precedenti analoghe condotte criminali commesse negli stessi esercizi commerciali estesi nelle provincie milanesi e in particolare quelli di Desio, Paderno Dugnano, Senago, Garbagnate Milanese, Milano, Nova Milanese e per ultima quella di Muggiò.

Sono stati inoltre recuperati gli abiti indossati durante la rapina e, all’esito dell’attività, i militari di Desio, attraverso la collaborazione con le limitrofe Compagnie di Rho e Sesto San Giovanni ed il Commissariato PS Milano Cenisio, sulla base degli elementi inconfutabili posti al vaglio della Procura della Repubblica di Monza, ritengono di avere chiuso il cerchio e non escludono che i due malviventi siano i responsabili dei colpi seriali effettuati in un solo mese, come detto, negli esercizi commerciali di entrambe le province milanesi e sono tuttora in corso le indagini coordinate dalla Procura di Monza per stabilire la posizione di entrambi, ed un ammanco per le casse degli esercizi commerciali, ripuliti di circa 6000 euro. Nel 2005, uno dei due banditi, all’epoca 32enne, aveva puntato un cacciavite alla gola di una donna incinta di otto mesi durante una rapina all’interno di una filiale Bnl di Milano. Il rapinatore, già allora gravato da precedenti di polizia, era stato arrestato e ritenuto responsabile di altre due rapine in banca compiute con la stessa tecnica e portate a termine nell’hinterland meneghino.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi