― pubblicità ―

Dall'archivio:

Del Gobbo contro Trenord: “Sanzioni assurde. Pensi a migliorare il servizio”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO/MAGENTA – “Una mozione indispensabile per il tema e doverosa nei confronti dei pendolari. Trenord, invece di pensare a multare chi subisce disservizi, lavori per risolvere i problemi di questa linea e studiare le modalità migliori per gestire situazioni di emergenza”. Con queste parole Luca Del Gobbo, capogruppo di Noi con l’Italia in Lombardia, ha annunciato il deposito di una mozione sui disservizi della tratta ferroviaria S6 Novare-Treviglio intercorsi mercoledì 9 maggio tra le stazioni di Pregnana e Rho.

“I gravi avvenimenti del 9 maggio – sottolinea Del Gobbo – sono solamente gli ultimi in ordine temporale, ma stanno avendo un’eco maggiore perché questa volta Trenord vorrebbe aggiungere al danno anche la beffa. Pur consapevole del comportamento sbagliato di alcuni pendolare che si sono allontanati dal treno, sarebbe opportuno valutare pienamente il contesto così da comprendere la situazione di disagio, senso dell’abbandono e mortificazione vissuta da queste persone. Per questo ritengo eccessivo valutare sanzioni tanto più vista la totale assenza di assistenza da parte di Trenord”.

“In questo contesto la mozione rappresenta – conclude il capogruppo di Noi con l’Italia – lo strumento più opportuno per affidare un forte mandato all’Assessore Terzi affinché intervenga presso Trenord per risolvere i continui disservizi avviando un Tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti a partire dai pendolari. Al contempo credo sia opportuno impedire il sanzionamento dei pendolari che hanno compiuto certe scelte dopo aver subito una situazione disumana senza la minima assistenza del personale”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi