― pubblicità ―

Dall'archivio:

Cuggiono: Aipo, sindaci e Parco al Ticino di Castelletto per risolvere il problema del fiume che mangia le sponde

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

CASTELLETTO DI CUGGIONO –  Si cercherà di risolvere il problema insieme. E’ quello delle sponde al Ticino di castelletto di Cuggiono dove questa mattina si è svolto un sopralluogo, da parte degli enti preposti, per valutare come procedere per arginare l’erosione. Da anni Andrea Azzimonti che vive proprio nei pressi del fiume solleva il problema e, finalmente, ecco che chi di dovere è intervenuto. C’erano i funzionari di Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), anche quelli del Parco del Ticino e i sindaci di Cuggiono Giovanni Cucchetti e Robecchetto con Induno Giorgio Braga.

Come si procederà? Pur essendo difficile stabilire e capire di chi sia la competenza si studierà un progetto e si cercherà di lavorare insieme per evitare danni peggiori. “La situazione non è più tollerabile”, ha detto Andrea Azzimonti che vive proprio nei pressi del fiume a Castelletto. E’ lui ad avere segnalato e denunciato il problema durante l’ultima piena del Ticino che ha fatto crollare un metro e mezzo di sponda nei giorni scorsi. Il problema nasce dal fatto che in passato, non esistendo la difesa spondale sul lato piemontese composta da un bosco, il fiume proseguiva dritto verso valle.

La realizzazione del bosco ha obbligato il fiume a deviare il suo percorso formando una ellissi che è andata ad erodere buona parte delle sponde sul lato lombardo mangiandosi i terreni. Un contadino sostiene che, nel corso degli anni, il Ticino si è mangiato oltre 70 pertiche di terreno. Ormai non c’è più tempo e bisogna intervenire. Un’altra piena del Ticino potrebbe causare danni irreparabili.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi