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+Crollo di Novara, relazione del 2018 NON evidenziava criticità

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NOVARA “La verifica sullo stato di salute del cavalcavia parzialmente crollato domenica mattina a Novara, effettuata nel 2018 a cura di una societa’ di Bolzano, la 4Emme, ha preso in considerazione l’intero ponte, comprese le rampe, o solo l’impalcato che supera i binari in uscita verso est dalla Stazione Ferroviaria?”.
L’interrogativo lo pone l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Novara Rocco Zoccali. “La relazione finale del monitoraggio realizzato tra il 2018 e il 2019 non evidenziava criticita’ sul cavalcavia XXV aprile, ne’ ci indicava prescrizioni per interventi da realizzare, come e’ invece avvenuto per altre infrastrutture. Ma non sono al momento riuscito a capire se i tecnici avevano esaminato anche la parte di cavalcavia che domenica e’ crollata”. Zoccali spiega che una interpretazione della normativa approvata dopo il disastro del ponte Morandi e che ha imposto azioni di verifica su tutti i ponti, i viadotti e i cavalcavia, considera “ponte” solo le parti sospese.

“E probabilmente questo e’ cio’ che e’ accaduto anche in questo caso”. La questione assume un rilievo particolare alla luce delle conclusioni dello studio progettuale realizzato dall’ufficio tecnico del Comune in occasione del consolidamento effettuato tra il 2015 e il 2016, che attribuisce la fragilita’ della struttura, sulla quale in 40 anni si e’ intervenuti almeno tre volte, alla natura del terreno, “il quale – si legge nella relazione – presenta scarse caratteristiche di portanza, soprattutto per lo strato iniziale, dell’ordine del metro e mezzo, immediatamente sotto l’elemento strutturale di fondazione”. “Una osservazione di questo tipo – spiega Zoccali – che evidentemente si riferisce all’intero manufatto, non puo’ lasciare indifferenti e avrebbe dovuto orientare tutti gli interventi, compreso il monitoraggio. Ma, ripeto, sto aspettando di avere risposte certe in merito”. Il blocco totale della circolazione sul cavalcavia interessato dal crollo sta avendo intanto pesanti conseguenze sul traffico, che e’ letteralmente impazzito nella zona est, specie nelle ore di punta. “Ma per ora – dice Zoccali – di riapertura anche parziale non se ne parla. Dobbiamo capire con certezza cosa e’ successo e perche’ anche per valutare le modalita’ di ripristino”.

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