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Crisi in Ucraina, Consorzi agrari allarmati: schizzano quotazioni grano, mais e soia

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Al Matif di Parigi grano tenero +16% e mais +12%
 
ROMA – L`invasione russa in Ucraina fa schizzare alle stelle le quotazioni di grano tenero, mais e soia a livello internazionale. La prima quotazione del Matif di Parigi, borsa di riferimento per le materie prime agricole in Europa, segna 47 euro in più a tonnellata per il grano tenero (+16%), 30 euro in più a tonnellata per il mais (+12%).
La Borsa di Chicago, altro punto di riferimento internazionale per le materie prime agricole, ha registrato alla chiusura un incremento rispetto a ieri di 13 euro a tonnellata per il grano tenero, 10 euro a tonnellata per il mais e 25 euro a tonnellata per la soia. Le contrattazioni per il grano tenero ed il mais negli Stati Uniti sono state sospese per qualche ora per eccesso di rialzo.

Attesa per le quotazioni della Borsa Merci di Bologna del pomeriggio, dopo che ieri Foggia e Milano avevano sostanzialmente lasciato invariato il prezzo del grano duro. E’ quanto emerge dal monitoraggio dei dati delle borse merci internazionali fatto da CAI – Consorzi Agrari d`Italia. Il timore concreto è che questo aumento dei prezzi possa pesare a breve sui consumatori finali, ma anche sui produttori agricoli e zootecnici.

 

“È un momento delicato e dobbiamo evitare che questa crisi internazionale possa ripercuotersi su consumatori e agricoltori – spiega Gianluca Lelli, amministratore delegato di Consorzi Agrari d`Italia – Abbiamo il dovere di evitare che qualche speculatore, puntando ad acquistare materie prime agricole a prezzi più bassi, costringa gli agricoltori a svendere il prodotto addirittura sotto i costi di produzione, esplosi a causa del caro energia e degli incrementi di concimi e mangimi”.

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