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Crisi afghana: nella notte i primi profughi a Milano in fuga dai Talebani

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MILANO – La citta’ di Milano si sta preparando per accogliere i profughi afghani che sono gia’ arrivati e che arriveranno nei prossimi giorni. Per ora i numeri “sono ancora contenuti, immaginiamo che potranno aumentare nelle prossime settimane ma ancora non abbiamo ricevuto indicazioni”, come ha spiegato la vice sindaca del Comune, Anna Scavuzzo, che e’ in contatto con la prefettura per organizzare l’accoglienza.
Questa notte sono arrivate le prime 34 persone da Kabul, si tratta delle otto dottoresse che lavoravano al centro della Fondazione Veronesi a Herat, con le loro famiglie che stanno affrontando la quarantena in un hotel in zona Porta Venezia.

A Milano la prefettura e il Comune stanno aspettando un’altra ventina di profughi e, fino a quando i numeri rimarranno questi, verranno ospitati nei Cas, i centri di accoglienza straordinaria, presenti in citta’. Se i profughi dovessero diventare di piu’, anche considerando gli arrivi dalla rotta balcanica, il Comune si sta organizzando per trovare altri posti rivedendo il sistema dei Cas e coinvolgendo le organizzazioni del terzo settore.
“Stiamo sentendo tutte le realta’ organizzate che hanno dimostrato possibilita’ – ha spiegato la vice sindaca -, come la Caritas e varie ong che si sono dimostrate interessate, alcune di loro hanno avuto anche esperienze in Afghanistan”.
Il Comune sta comunque individuando altre sedi adatte per l’accoglienza che poi saranno vagliate dalla prefettura.

 

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