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Covid. Terapie intensive Lombardia: “Nessun documento riservato” gestione posti letto

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LOMBARDIA In relazione all’articolo pubblicato in data odierna sulla stampa nazionale (intitolato ‘Rianimazioni, ‘preparatevi a riattivare 500 posti letto in 48 ore’: la lettera alla Regione Lombardia’), il Coordinamento delle Terapie Intensive di Regione Lombardia smentisce di avere inviato alla Regione una lettera con cui chiede di “attendere e non occupare letti di terapia intensiva per altre attività sanitarie non-COVID”. Non esiste alcun ‘documento riservato’ inviato dal Coordinamento ai vertici regionali.

 

 

 

 

 

 

 

E’ certamente vero – spiega il Coordinamento – che, poiché gli indicatori epidemiologici indicano una ripresa dell’epidemia, si sta predisponendo un piano di espansione che prevede la possibilità di aumentare in tempi rapidi il numero di posti letto intensivi dedicati ai pazienti COVID. Non è invece stata data indicazione a “non riconvertire alcun letto all’attività di routine”, anzi il numero di letti intensivi per pazienti non-COVID è progressivamente aumentato nel corso delle ultime settimane.

Fin dall’inizio dell’epidemia, gli sforzi degli anestesisti-rianimatori lombardi sono stati tesi a garantire a tutti i pazienti, sia affetti da COVID sia da altre patologie, il massimo livello di assistenza utilizzando tutte le risorse disponibili.

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