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‘+++ Covid, medici di famiglia della Lombardia: crescono i positivi ma per adesso non cresce la pressione sugli studi +++

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MILANO  – “Vediamo un aumento di positivi a Covid fra le persone che fanno un tampone, ma per ora in Lombardia noi medici di famiglia non stiamo osservando né situazioni cliniche particolarmente rilevanti, né un sovraccarico o una particolare pressione sugli studi”. A fare il punto di questa estate segnata da un’indice di trasmissibilità Rt in salita in Italia, insieme anche all’incidenza settimanale dei contagi da Sars-CoV-2, è Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), che all’Adnkronos Salute spiega come si stanno vivendo queste settimane nella regione in cui opera come medico di famiglia.

 

Mentre a livello nazionale già si discute di quarta ondata, “sul fronte dei sintomi Covid – spiega Corti – non c’è da parte nostra una percezione di aumento, ad oggi, e di conseguenza neanche sulle richieste di visite per questi motivi. Gli studi non sono particolarmente intasati”, complici le vacanze, “e speriamo che lo scenario non cambi. Qui abbiamo ancora attivi i centri servizi del telemonitoraggio domiciliare, che sono stati messi in atto soprattutto con 3 cooperative lombarde” della medicina generale, “e cioè Iml (Iniziativa medica lombarda), Insubria e Cosma”.

I centri in questione “non hanno praticamente più pazienti Covid in carico. Stanno invece continuando a seguire pazienti fragili che potenzialmente sarebbero a rischio se dovessero prendere Covid. Questi telemonitoraggi potrebbero rappresentare la base per rilanciare la riforma dell’assistenza domiciliare, come è prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Abbiamo le piattaforme, abbiamo i medici disponibili e centri servizi con operatori formati e in grado di gestire queste attività, come succede già oggi, per 7 giorni alla settimana durante il giorno”, conclude.

 

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