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Covid: ‘guerriglia’ dopo video rap, la Procura di Milano indaga

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MILANO –  Attendono le informative della Digos, della Squadra mobile e degli agenti del Commissariato Bonola, gli inquirenti milanesi che sono pronti ad aprire un’inchiesta, con ipotesi di reato che potrebbero andare dalla resistenza a pubblico ufficiale fino al danneggiamento, sulla ‘guerriglia’ urbana che si e’ verificata sabato scorso in zona San Siro, dove circa 300 ragazzi si sono ritrovati nel pomeriggio per un video rap senza alcun distanziamento e poi hanno iniziato a lanciare pietre, bastoni e bottiglie contro le forze dell’ordine intervenute.
Il fascicolo verra’ aperto dal dipartimento dell’antiterrorismo milanese guidato dal pm Alberto Nobili.

Le indagini puntano a verificare le responsabilita’ nell’organizzazione della manifestazione, ossia degli assembramenti per girare quel video del rapper Neima Ezza, con le conseguenti violazioni delle norme anti-Covid. E ad approfondire anche le condotte dello stesso musicista 19enne, il quale, tra l’altro, stando a quanto riportato da alcuni media, avrebbe detto ai ragazzi, molti dei quali minorenni, frasi come “quando viene la polizia non scappate”.
In Procura cio’ che e’ avvenuto sabato viene definito “un episodio molto brutto”, sul quale verra’ informata pure la Procura per i minorenni, quando arriveranno le prime relazioni degli investigatori (domani probabilmente). Quando i ragazzi, tra i 16 e i 20 anni (identificazioni in corso attraverso video e telecamere), si sono spostati verso piazzale Selinunte da via Micene, le forze dell’ordine hanno dovuto lanciare un lacrimogeno per disperderli. Prima i giovani erano saltati su alcune auto in sosta, danneggiandole.

(foto tratta da Repubblica.it)

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