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+++ Covid, gli igienisti: “No a quarantena e tamponi ai vaccinati con booster” +++

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Le raccomandazioni Siti, ‘misure da non applicare nemmeno a chi può ancora contare su effetto 2 dosi o guarigione’
 

MILANO – Basta con quarantena e tamponi a chi ha fatto il booster anti-Covid, come pure ai vaccinati con due dosi o ai guariti nel caso in cui si possano considerare ancora protetti. Si può riassumere così una delle ‘Raccomandazioni della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) per migliorare l’efficacia, l’efficienza e l’equità delle azioni di contrasto della pandemia Covid-19 nella fase di criticità attuale”. Suggerimenti che partono da una premessa: “Il nostro Paese – avvertono gli esperti – non può permettersi di affrontare l’impatto socioeconomico dell’adozione generalizzata a tutta la popolazione (vaccinata e non vaccinata) delle misure di contenimento e mitigazione attualmente previste”.

Alla voce ‘Quarantena’, dunque, nel documento Siti si legge di “non applicare misure di quarantena e non effettuare test per la ricerca di Sars-CoV-2 sui contatti” di persone positive “vaccinati con dose booster o che hanno completato il ciclo primario da meno di 5 mesi, e sui soggetti guariti con primo tampone positivo per infezione da Sars-CoV-2 (sintomatica o asintomatica) non oltre i 5 mesi o con pregressa infezione da Sars-CoV-2 e vaccinati almeno con una dose entro i 5 mesi dalla guarigione”. In questi casi, “il test va effettuato solo nel caso in cui il contatto a rischio diventi sintomatico, o si tratti di un soggetto a rischio”. Gli igienisti suggeriscono inoltre di “sottoporre i contatti a rischio per condizioni cliniche (per esempio immunosoppressione) o attività professionale (per esempio operatori sanitari) a test molecolare in quarta giornata dal contatto”.

 

Quanto invece ai “contatti non vaccinati”, la Siti consiglia di “applicare le misure di quarantena come da indicazioni vigenti. Tali soggetti possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo”.

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