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Covid e Scuola. Domani, sciopero nazionale degli studenti contro la DAD

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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LOMBARDIA –  Dopo il rientro difficile di lunedì 10 gennaio  è in programma per domani, 14 gennaio, il primo sciopero degli studenti dell’anno, una protesta nazionale indetta per denunciare la didattica a distanza e più in generale contro la disorganizzazione scolastica alla prova del rientro a gennaio.
 Le motivazioni:
sciopero scuola“Scioperiamo perché vogliamo studiare in presenza e la vogliamo ora e in sicurezza: vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare nelle nostre aule, fra i nostri banchi, con i nostri compagni e le nostre compagne. Abbiamo bisogno di un piano che risolva le enormi problematiche causate da decenni di tagli e di disinvestimenti. Soprattutto negli ultimi giorni abbiamo visto ripresentarsi lo schema che ormai va avanti da troppo tempo ci siamo stancati di essere messi in secondo piano, ci siamo stancati di non essere consultati quando si parla del nostro futuro e ci siamo stancati della poca serietà con cui si sta affrontando il rientro. Vogliamo essere coinvolti nei processi decisionali che riguardano la riapertura delle scuole. È necessario che gli studenti e le studentesse possano esprimere le loro priorità, e che la loro voce venga ascoltata”.

 

“Vogliamo una scuola sicura e vivibile, vogliamo un sistema di trasporti funzionante con degli investimenti mirati che possano seriamente sopperire alle mancanze di tutti questi anni, vogliamo un sistema di tracciamenti efficace e vogliamo che si investa per potenziare le pessime connessioni delle scuole. Poco o niente è stato fatto per garantirci i nostri diritti, per garantirci un rientro in presenza sicuro. Non possiamo più permetterci che si parli del destino degli studenti senza i diretti interessati. Ci priviamo un giorno della scuola per non esserne privati mai più”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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