MILANO – Sono oltre 8mila (8.194) i pazienti Covid curati a casa con le pillole antivirali molnupiravir (Lagevrio*) di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) e Paxlovid* di Pfizer.
Dal quinto report dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa sul monitoraggio degli antivirali per la terapia di Covid-19, finora il numero di trattamenti avviati per Lagevrio risultano 7.282 e quelli avviati per Paxlovid 912, con un boom di prescrizioni per quest’ultimo farmaco in 7 giorni (572): la media giornaliera dell’ultima settimana monitorata è di circa 82 contro 53 nella precedente, in aumento di quasi il 54% (+53,76). Per Lagevrio le nuove prescrizioni sono invece
949, con una media giornaliera che nell’ultima settimana scende a circa 135 da circa 149 della precedente (-9,27%). Paxlovid è stato prescritto in 139 strutture, Lagevrio in 232.
Il numero più alto di trattamenti avviati con la pillola di Merck dall’apertura del monitoraggio è quello del Lazio (1.120); seguono Liguria (819) e Veneto (632), mentre la Basilicata è ferma a zero. Per Paxlovid sul podio ci sono il Veneto (149), seguito da Lazio (141) e Toscana (103), con Abruzzo e Basilicata a zero prescrizioni. Negli ultimi 7 giorni ad aver fatto più prescrizioni di molnupiravir è stato il Lazio (175, media giornaliera -6% circa), seguito da Toscana (94, +25%) e Puglia (85, -33%). In testa per nuove prescrizioni di Paxlovid c’è invece il Veneto (125, media giornaliera più che raddoppiata con un +119% e oltre), seguito da Lazio (98, +66%) e Toscana (54, quasi +2%).