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‘+++ Covid: Ats Val Padana, nel 2020 raddoppiati morti nelle RSA +++

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MILANO – Ats Val Padana ha concluso lo studio sulla mortalita’ nelle rsa di Cremona durante la prima ondata dell’epidemia da Covid e i risultati del report, redatto dall’Osservatorio Epidemiologico e completato con ulteriori analisi sulla stima della mortalita’ – integrazione del numero di decessi registrati e cause di morte – non lascia spazio ai dubbi. L’impatto del contagio nelle case di riposo risulta devastante se si confronta la mortalita’ nel primo quadrimestre 2020 rispetto a quella sperimentata nello stesso periodo nel 2019 e nel 2018 (utilizzato come anno di riferimento), tra gli ospiti degli istituti e tra i soggetti non istituzionalizzati con un’eta’ di 75 anni o piu’.

CORONAVIRUS LOMBARDIA

In ciascuno degli anni considerati, prendendo in esame circa 7.000 ospiti (eta’ media 88 anni) in rsa e 90.000 non in RSA (eta’ media 82 anni) si evince come nel primo quadrimestre del 2020 il numero di morti sia stato di 2.070 nelle RSA e di 2.716 tra gli ultrasettantacinquenni non istituzionalizzati mentre nello stesso periodo del 2018 i decessi erano stati rispettivamente 893 e 1.675. L’utilizzo di appropriate tecniche statistiche, che hanno permesso il confronto del rischio di morte tra il 2020 e il 2018 a parita’ di condizioni di salute, sesso ed eta’, ha evidenziato un rischio piu’ che doppio nelle RSA in tutta l’ATS Val Padana (vale a dire nelle province di Cremona e Mantova), con una differenza tra le due province a sfavore di Cremona, dove l’epidemia si e’ diffusa prima e verosimilmente circolava dall’inizio di febbraio.
La stessa tipologia di analisi riferita agli ultrasettantacinquenni non istituzionalizzati ha stimato per l’ATS un incremento della mortalita’ del 78% nel 2020 rispetto al 2018.

 

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