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Cornaredo, splende la seconda stella Michelin sul ristorante di Davide Oldani

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

CORNAREDO – Splende la seconda stella (Michelin) su Cornardo, dove il ‘pop cuoco’ Davide Oldani- nato e cresciuto nella città che fa da cerniera tra Milano e il Magentino- ha ottenuto l’ambito riconoscimento della Guida Rossa, ormai a un passo dall’empireo (le Tre Stelle).

La presentazione ufficiale della nuova Guida Michelin 2021 si è appena conclusa con un evento in streaming:  sono 29 i ristoranti che conquistano una nuova stella: 26 guadagnano la prima, 3 conquistano la seconda.

Non ci sono nuovi tre stelle Michelin, mentre tutti gli 11 ristoranti già insigniti del riconoscimento confermano la terza stella.

I nuovi due stelle sono stati premiati invitandoli in collegamento diretto, ma ci tengono a specificare in studio, “senza sapere perché” fossero collegati. Con un’autentica sorpresa in diretta e in puro stile Michelin:  Davide Oldani è stato insignito della seconda stella con un espediente, invitato ufficialmente per discutere di sostenibilità è invece premiato in diretta.

Ecco gli altri nuovi Due Stelle:

Harry’s Piccolo – Chef Matteo Metulio – Trieste

Santa Elisabetta – Chef Rocco De Santis – Firenze

D’O – Chef Davide Oldani – Cornaredo (MI)

Sono state premiate 26 nuove stelle, di cui 4 under 25 e ulteriori 4 under 30. Ecco l’elenco dei premiati:

Don Alfonso 1890 San Barbato – Chef Donato de Leonardis – Lavello (PZ)

Relais Blu – Chef Alberto Annarumma – Massa Lubrense (NA)

Re Santi e Leoni – Chef Luigi Salomone – Nola (NA)

Lorelei – Chef Ciro Sicignano – Sorrento (NA)

Al Povero Diavolo – Chef Giuseppe Gasperoni – Torriana (RE)

Zia – Chef Antonio Ziantoni – Roma

Essenza  – Chef Simone Nardoni – Terracina (LT)

Nove –  Chef Giorgio Servetto – Alassio (SV)

Impronta d’Acqua – Chef Ivan Maniago – Lavagna (GE)

Kitchen  – Chef Andrea Casali – Como

Aalto – Chef Takeshi Iwai – Milano

Borgo Sant’Anna – Chef Pasquale Laera – Monforte d’Alba (CN)

Piano 35 – Chef Marco Sacco – Torino

Casa Sgarra – Chef Felice Sgarra – Trani (BT)

Poggio Rosso – Chef Juan Camilo Quintero Marchan – Castelnuovo Berardenga (SI)

Gabbiano 3.0 – Chef Alessandro Rossi – Marina di Grosseto (GR)

Franco Mare – Chef Alessandro Ferrarini – Marina di Pietrasanta (LU)

Sala dei Grappoli – Chef Domenico Francone – Montalcino (SI)

Linfa – Chef Vincenzo Martella – San Gimignano (SI)

Peter Brunel – Chef Peter Brunel – Arco (TN)

Prezioso – Chef Egon Heiss – Merano (BZ)

Senso Alfio Ghezzi Mart – Chef Alfio Ghezzi – Rovereto (TN)

Vecchio Ristoro – Chef Filippo Oggioni – Aosta

Sanbrite – Chef Riccardo Gaspari – Cortina d’Ampezzo (BL)

La Cru – Chef Giacomo Sacchetto – Romagnano (VR)

Amistà – Chef Mattia Bianchi – San Pietro in Cariano (VR)

CHI E’ DAVIDE OLDANI

Davide Oldani, ideatore della cucina pop – alta qualità e accessibilità – ha aperto nel 2003 il suo ristorante, il D’O, a Cornaredo, in provincia di Milano, suo paese d’origine. Dopo un anno di attività, le più autorevoli guide gastronomiche lo annoverano fra i grandi chef della cucina italiana.
Le esperienze precedenti l’apertura del D’O, lo avevano visto a fianco di Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, Pierre Hermé.
Nel dicembre 2008 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
Nel novembre 2013 è stato invitato ad Harvard per raccontare la sua esperienza imprenditoriale in seguito a una case history sul suo ristorante pubblicata sulla Harvard Business School Review: gli economisti dell’università hanno definito il suo approccio e la sua organizzazione al lavoro applicabile a diverse categorie e non solo alla ristorazione.
A marzo 2015 ha tenuto una lezione anche all’Università di Business parigina HEC.

Nel maggio 2014 ha visto nascere il Davide Oldani Cafè – nella nuova Piazza del lusso in un’area dell’Aeroporto di Malpensa a Milano.
È stato nominato Ambassador EXPO 2015 e nello stesso anno è stato chiamato a partecipare come speaker al World Business Forum di Milano.

Ha pubblicato Cuoco andata e ritorno (2008), La mia cucina pop, L’arte di caramellare i sogni (2009), Pop. La nuova grande cucina italiana (2010), Il giusto e il gusto (2012), Storie di sport e cucina (2013), Chefacile (2013), Pop Food (2015), D’O eat better (2016), Le D’Onne lo sanno (2018).
Ha collaborato per 18 anni con il mensile La Cucina Italiana. Ha redatto settimanalmente, per Sport Week, una rubrica di cucina pop e sport, e scrive nel blog Chiacchierando con gusto di IoDonna – il femminile del Corriere delle Sera.
Nel 2016 ha inaugurato un ristorante a Manila e ha aperto il suo nuovo D’O, un’evoluzione del precedente, per poter realizzare una cucina più “grande”, capace di confrontarsi con altre cucine nel nostro Paese e non solo. Nell’estate dello stesso anno è stato nominato dal CONI Food & Sport Ambassador e chiamato come chef a Casa Italia per le Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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