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+++ Cornaredo, crisi Raben Sittam: accordo raggiunto in Regione +++

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Silvia Scurati (Lega): “ Saranno avviate politiche attive per i lavoratori in esubero”

CORNAREDO –  In merito alla crisi aziendale riguardante la “Raben Sittam”, società del Gruppo Raben attiva nel settore spedizionieri e agenzie di operazioni doganali, che ha interessato la sede di Cornaredo (MI), è intervenuto il Consigliere regionale e membro della commissione attività produttive, Silvia Scurati (Lega): “dal mese di novembre la società Raben Sittam ha di fatto interrotto le varie attività amministrative svolte presso la sede di Cornaredo, trasferendole in Polonia: questo ha determinato un esubero di 18 dipendenti che non sono stati ricollocati in azienda.
 

Abbiamo, fin da subito, cercato di seguire la situazione in Regione Lombardia – spiega Scurati – con un’audizione in commissione attività produttive, azione che ho provveduto a richiedere, e con il lavoro di squadra svolto dall’Assessore Melania Rizzoli, dall’unità che si occupa delle crisi aziendali e dalle sigle sindacali che hanno cercato il dialogo in tutti i modi e in tutte le sedi”.

 

“A fronte della risoluzione del rapporto di lavoro di undici delle diciotto unità in esubero – sottolinea Scurati – ne risultavano alla fine delle trattative ancora sette. Con l’ultimo passaggio presso il Ministero, al fine di evitare il ricorso a strumenti traumatici di gestione, le parti hanno deciso di ricorrere al trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale, legato alla cessazione parziale di attività, per la durata di 12 mesi, con decorrenza dal 13 dicembre 2021. Regione Lombardia, presente all’incontro – ricorda Scurati – ha confermato i contenuti dell’accordo sottoscritto con la Società, impegnandosi ad adottare le necessarie azioni di politiche attive del lavoro nei confronti degli occupati che saranno coinvolti nel programma di CIGS. Un grande passo avanti in una situazione che si presentava difficile, ma che alla fine ha trovato una soluzione che potrà tutelare i lavoratori e le loro famiglie” conclude Scurati.

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