― pubblicità ―

Dall'archivio:

Corbetta: Marco Ballarini umilia il centrodestra di plastica. Che adesso dovrebbe correre a nascondersi con i suoi referenti territoriali e nazionali…

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

CORBETTA – I numeri in matematica, come in politica, lasciano pochi spazi a commenti. E allora il risultato registratosi ieri a Corbetta con la riconferma di Marco Ballarini, Sindaco uscente, che ha letteralmente umiliato il Centrodestra – che a questo punto possiamo definire ‘farlocco’ e non ‘originale’ – con 60,90% a 21,03% del povero Renzo Bassetto, lascia poco spazi a recriminazioni o ad altro ancora. La vittoria, è stata netta, straripante. Noi stessi, pur non sottovalutando la forza di Ballarini e del suo buon operato amministrativo, pensavamo che, proprio per quel discorso dei numeri alla mano, il ballottaggio sarebbe stato quasi inevitabile. E invece no.

 

Da un lato, il centrosinistra, o quello che rimane che in quello che una volta era un feudo rosso del Magentino, ha ottenuto il 18,07%. In verità il candidato dei Dem, secondo alcuni sondaggi nascosti che aveva condotto il centrodestra che adesso dopo il verdetto del popolo continueremo a chiamare ‘farlocco’, valeva tra il 18 e il 20%.

La debacle è quella di Bassetto e di tutti i ‘capò’ del centrodestra di zona, con tanto di sfilata di Ministri, che ha subito alla sua età – trattandosi di un imprenditore apprezzato e assai conosciuto non solo in zona – un’umiliazione che pensiamo si ricorderà a lungo. Ballarini, piaccia o no, arrogante o sbruffone che sia, piace ai suoi cittadini. Punto. Le beghe di partito, le contese tra politici e politicanti del nostro territorio, poco o nulla interessano alla gente normale.

Lo avevamo detto e scritto più volte, che questi conti in sospeso erano roba da truppe cammellate, da ‘addetti ai lavori’. Roba che al ‘vulgus’ inteso nel senso nobile del termine non interessa. Ballarini, pavone fin che si vuole, ‘sbirro’ spietato a proposito di multe, ha dimostrato attaccamento alla sua comunità. Corbetta è cresciuta in questi anni e questo è lì da vedere. Chi lo nega, o è un cieco o non è onesto intellettualmente. I cittadini, molto più intelligenti dei politici politicanti, questo concetto lo hanno capito bene.

 

Si sono tenuti ben lontani da queste lotte intestine e hanno guardato al sodo. Parlare di Corbetta come vittoria della politica civica sulla politica dei partiti, sarebbe un falso clamoroso. Perchè Ballarini, nonostante l’opera di restyling, è comunque uomo dei partiti. Forza Italia, PDL, ancora Forza Italia, un abboccamento quasi andato in porto con Fratelli d’Italia. I cittadini questo lo sapevano e lo sanno benissimo. Così come è chiaro che il simbolo, di per sè, valga poco o nulla, se dietro non c’è qualcosa.

Questo il messaggio chiaro che arriva da Corbetta. In linea con quello di Milano, dove anche lì il centrodestra giocando a perdere, ha rimediato una scoppola forse di dimensioni ancor maggiori, ma che soprattutto tradisce e non onora la tradizione riformista e moderata del centrodestra nel capoluogo lombardo.

Ma torniamo a Corbetta. Il trionfo di Ballarini, se ci fossero ancora i vecchi coordinatori di collegio dei partiti, dovrebbe avere un’unica conseguenza: la dimissione in tronco di quest’ultimi. La figura di ‘palta’ è gigantesca.

Così come il segnale dato dai cittadini: i politici anche quelli ai livelli più alti si devono prendere cura del loro territorio o, quanto meno, se impossibilitati, dovrebbero scegliersi dei ‘gregari’ di qualità e non improbabili ‘peones’.

Ormai, i cittadini non si fanno più infinocchiare dal panem et circenses offerto in campagna elettorale, dalle pacche sulle spalle, dalle strette di mano (vabbè quelle in epoca Covid erano bandite) e poi arrivederci e grazie… ci si vede tra 5 anni. Ballarini, nel bene e nel male, in questi anni ha fatto (a volte disfatto) però non si può certo dire che non sia stato un Sindaco assente. Tutt’altro. I Corbettesi hanno premiato questo. Cosa accadrà adesso? Probabilmente nulla, gli “sponsor” più altolocati di Bassetto e company, spariranno e torneranno con la coda tra le gambe alle loro faccende, con la speranza che il centrodestra (al di là della singolare vicenda corbettese) abbia imparato almeno qualcosa da questa Caporetto. E cioè che i candidati vanno preparati e non calati dall’alto a tre mesi dalle elezioni. Che non bastano fuochi artificiali, qualche effetto speciale per vincere le elezioni. Il popolo non è fesso. Tutt’altro.

 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi