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Corbetta, l’indagine sul gioco d’azzardo diventa un libro

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CORBETTA – Nel 2018 a Corbetta  è stata svolta un’indagine sulla percezione che i genitori hanno sul fenomeno del gioco d’azzardo e quanto questo influisca sulle scelte educative da loro proposte nei confronti dei propri figli. Da questo percorso è nato un libro “Percezione del gioco d’azzardo e modalità di prevenzione”, edito con la Casa Editrice Bruno Mondadori Pearson Italia, disponibile dal 1 marzo 2019 nelle librerie.

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Quanto i genitori sono consapevoli dei rischi e della vulnerabilità dei propri figli di fronte alla realtà virtuale dell’azzardo? Difficilmente le famiglie comprendono a fondo quali possono essere i rischi, i sintomi e gli esiti del rimanere intrappolati precocemente in condotte di gioco d’azzardo.

Per questo a Corbetta è stata svolta un’indagine sulla percezione che i genitori hanno sul fenomeno del gioco d’azzardo e quanto questo influisca sulle scelte educative da loro proposte nei confronti dei propri figli.

L’elemento dell’azzardo si va ad inserire in una fase di sviluppo cognitivo non ancora completo e può pregiudicare seriamente l’integrazione sociale di coloro che precocemente rimangono intrappolati nelle condotte di gioco, con il rischio che il gioco d’azzardo diventi parte della struttura della loro personalità e comprometta seriamente il futuro.

L’adolescenza rappresenta il momento in cui più si ricerca l’assunzione di comportamenti a rischio che diventano uno strumento, un mezzo, per costruirsi un’identità, per riuscire ad emergere e a farsi accettare. Questo passaggio evolutivo costituisce un terrendo fertile per la pubblicizzazione del gioco d’azzardo, che stimola i ragazzi ad abbracciare l’illusione di poter evadere da una quotidianità ostile, oppure di sentirsi capaci e protagonisti.

Un aspetto significativo, emerso da questa ricerca, indica l’inconsapevolezza e la sottovalutazione della pericolosità dell’azzardo, come fautori di errori nel difficile mestiere di educare i figli e ci riporta che quasi la metà del campione indagato di genitori non considera come gioco d’azzardo il Gratta e Vinci, il Lotto o il Superenalotto e il Totocalcio. La diffusione massiccia di questi tre giochi, pubblicizzati e diffusi sulla scena quotidiana, sembra connotarli in maniera differente rispetto ad altri, come Slot-machine, Video-poker o Poker in internet, che sono stati individuati con maggior facilità come giochi d’azzardo pericolosi e dannosi. In linea con questo sconcertante risultato è la percezione che i genitori dimostrano sulla pericolosità nell’avvicinarsi ad alcune condotte di gioco, come comprare un Gratta e Vinci, giocare al Lotto o al Superenalotto o scommettere sull’esito di una partita di calcio, che risulta essere molto bassa.  Dobbiamo riflettere assieme ai genitori di questi paradossali risultati.

Appaiono altrettanto sottovalutati gli episodi di gioco con i propri figli legati all’ambito familiare, come la Tombola o le Carte, tipologie di gioco che oggi sono copiate e proposte dal mercato del gioco d’azzardo, anche on-line. Nei contesti ludici familiari, nelle occasioni di festività o di riunioni parentali, diventa facile trasmettere inconsapevolmente, ai più piccoli, messaggi di rinforzo al gioco, attraverso un corredo di sensazioni e di emozioni piacevoli vissute coralmente, enfatizzati ulteriormente dal potere affettivo e imitativo di cui sono investite le figure adulte di riferimento, gli “altri significativi”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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