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Contro gli incidenti stradali, più presidi della Polstrada

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MILANO – Il problema dell’incidentalità stradale è sempre gravoso e rappresenta, per Regione Lombardia, un tema su cui lavorare incessantemente per ridurre l’elevato numero di morti e feriti sulle strade che hanno un elevato costo sociale che grava sull’intera collettività.

L’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione, Riccardo De Corato, è intervenuto oggi, in streaming, ai lavori della Seconda Conferenza internazionale sulla sicurezza stradale, ovvero un momento di confronto e di cooperazione tra diversi attori e istituzioni per vincere la battaglia dell’incidentalità.

 

“In questi ultimi anni – ha detto De Corato nel suo saluto-intervento – il trend della diminuzione dei parametri che misurano l’incidentalità stradale è positivo. Tuttavia, i valori di decessi, feriti e incidenti rimangono molto alti e non hanno ancora raggiunto completamente gli obiettivi europei fissati per il decennio 2011 – 2020”. “Per questo – ha aggiunto – Regione Lombardia crede e si impegna nella stesura di piani e nella promozione di strumenti per migliorare i livelli di sicurezza”.

È importante, per l’assessore De Corato, “realizzare interventi infrastrutturali, incentivare misure di prevenzione e controllo, dispositivi normativi e organizzativi, finalizzati al miglioramento della sicurezza secondo gli obiettivi comunitari”.

“Ritengo – ha sottolineato l’assessore – che lo strumento principe per impostare e governare una buona politica di sicurezza stradale sia il ‘Centro Regionale Lombardo di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale’ (CMRL). Un Centro attivato da Regione Lombardia sulla base del Piano nazionale della sicurezza stradale e reso pienamente operativo mediante un accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Il Centro consente tutta una serie di attività di analisi e di monitoraggio del fenomeno dell’incidentalità e, in questo senso, supporta la pianificazione anche di iniziative di sensibilizzazione e educazione stradale. “In particolare – ha ricordato l’assessore – Regione Lombardia promuove attività formative in tema di sicurezza stradale per il personale degli uffici tecnici degli Enti locali e gli operatori dei Comandi di Polizia locale”.

“I percorsi formativi, realizzati nel corso di questi ultimi anni, hanno dimostrato – ha sottolineato De Corato – che la Regione può contribuire in modo efficace a garantire un livello formativo di eccellenza e costituire un punto di riferimento anche per tutti i soggetti interessati alla materia”.

“Una carta vincente nel contrasto all’incidentalità stradale – ha rimarcato l’assessore regionale – è proprio quella della cooperazione tra Enti può essere l’elemento vincente. E bisogna agire presto con Comuni e Province perché i dati dei primi mesi di quest’anno mostrano una crescita preoccupante della mortalità sulle strade”. “La ripresa della mobilità del dopo lockdown – ha continuato – ha fatto riemergere i soliti, principali, fattori di rischio. Come velocità eccessive, distrazione da uso del cellulare alla guida, abuso di alcol e sostanze stupefacenti”.

 

Tutti elementi cui si aggiunge anche un calo della vigilanza sulle strade. “Perché le Forze dell’ordine – ha spiegato De Corato – non hanno risorse sufficienti a garantire una presenza significativa che funga da deterrente ai comportamenti scorretti e pericolosi”. “Auspico quindi – ha affermato – che a livello governativo siano riviste quelle scelte che stanno portando ad una riduzione preoccupante dei presìdi territoriali, in particolare della Polizia stradale”.

“Regione Lombardia – ha quindi ricordato l’assessore lombardo – è impegnata, insieme alle altre Regioni, nel confronto con il Ministero delle Infrastrutture per la definizione del Piano nazionale di Sicurezza Stradale 2030”.

“Mi auguro – ha concluso De Corato – che nel prossimo decennio non vengano a mancare le risorse finanziarie necessarie allo sviluppo di serie politiche di miglioramento della sicurezza stradale. Gli Enti locali, con i propri bilanci, non possono sostenere tutti gli oneri di questa nobile battaglia in cui, comunque, Regione Lombardia sarà sempre in prima linea per il raggiungimento degli impegnativi obiettivi dettati dall’Agenda 2030”.

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