Confagricoltura lancia l’allarme: Lombardia, a rischio il 90% della produzione di olio

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GARDA  Secondo Confagricoltura Lombardia si profila un’annata fortemente negativa per l’olivicoltura regionale che registra una perdita di prodotto che potrebbe raggiungere il 90%.

“Le gelate dei primi giorni di aprile hanno provocato una fioritura ritardata che è slittata a fine maggio e l’allegagione nel mese di giugno è stata caratterizzata da un clima estremamente caldo, che ha compromesso la formazione dei frutti” ha spiegato la presidente delle federazione regionale di prodotto Olio di Confagricoltura, Rita Rocca, aggiungendo che “a ciò si sono aggiunte le grandinate estive e la costante presenza di fitopatie dell’olivo in larga parte causate da insetti come la cimice asiatica, spesso responsabili di pesanti fenomeni di cascola dell’olive nel periodo estivo, che hanno ulteriormente compromesso la produzione”.

“Purtroppo, si sta presentando la stessa situazione del 2019 con un mancato raccolto a causa di una fisiologica alternanza di produzione dell’olivo” ha proseguito Rocca, ricordando che “inoltre si segnala lo stesso ingente calo di produzione anche nell’areale olivicolo del Veneto e in larga parte del nord Italia”. “Chiediamo un interessamento politico a tutela di una produzione che sta subendo ingenti danni – ha concluso la presidente – a fronte di una elevata qualità raggiunta dall’olio extra vergine di oliva della Lombardia, che trova le sue principali espressioni sul lago di Garda e sui laghi lombardi”.

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