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Dall'archivio:

Sul sofà con la Mivar…

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Il Duca di Saronno celebra il grande Vichi
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO DA CERANO – La prima televisione che ho avuto in casa era una buona e vecchia MIVAR che era l’acronimo di Milano Vichi apparecchi radiofonici …
Ad onore del vero avevo pure una vecchia radio nera a filo della Mivar che poi ho usato per sentire le partite e controllare la schedina (la Sisal come si diceva a Cerano in dialetto)…per vedere se azzeccavo il tredici o no e ad immergermi in quell’atmosfera senza tempo di magia delle radiocronache del calcio totalmente la Domenica ..

 

La MIVAR  del nostro ‘Duca di Saronno’ Massimo Moletti, ancora oggi custodita benissimo. Per molto di noi, un vero oggetto di culto, una sorta di cimelio legato agli anni del boom economico di cui VICHI, almeno nell’est Ticino e non solo è stato artefice e protagonista. 

 

Mivar per noi del paese del Beato Pacifico era un mito una istituzione quando ancora le tv si aggiustavano e in giornata le portavi a casa dallo stabilimento di Abbiategrasso (MI) fiero e fiducioso di vedere Mike Bongiorno la sera su Canale 5 e il Pranzo è servito con il Signor Corrado maestro di stile ed eleganza …

 


Le tv private stavano nascendo e con noi la voglia di nuovi contenuti e schermi più enormi da vedere a colori …
Una Mivar gigante era nell’unico negozio di elettrodomestici del paese passavo per andare a scuola e vedere le immagini dei programmi in definizione anni 80 analogica …
La scritta con M stilizzata composta da una I appariva sulla scritta Mivar che era la tv di Abbiategrasso per me …
Ricordo ancora quando con mio papà e mamma siamo andati con il portafoglio gonfio chiedendo lo sconto,  le caratteristiche e… l’ambito telecomando …
La nuova tv arrivò in una oretta piazzata in casa in sala da pranzo portando quella vecchia retrocessa nel salotto che d’inverno era meno caldo …
Lo scoppiettare del legno nella stufa e la voce di Vianello rendeva il tinello assai più bello …
La vecchia tv la usavo solo quando iniziando a crescere volevo vedere i programmi che piacevano a me e facevo ginnastica per girare i canali ..
Erano tv resistenti, spartane,  economiche perché il Signor Mivar aveva portato la tv in casa di tutti gli italiani quando la tecnologia italiana era all’avanguardia o quasi …ma non piangiamo sul tubo catodico versato.
Il signor Carlo Vichi nato a Montieri provincia di Grosseto venuto con la famiglia a Milano era di origini molto umili ma fiere ed è diventato uno dei più grandi industriali del settore oltre che del nostro Bel Paese dove gli innovatori e non raccomandati vengono affossati …
Ma tornando a casa mia arrivò col tempo una bella tv del Signor Vichi anche in sala con telecomando dove ho consumato il sofà…
Anni 80 inizio Novanta poi col passare dei televisori la marca acronimo non popolò più il mio tinello sostituita da una Svedese che poi divenne giapponese mentre in sala da sempre giapponese …
La povera Mivar l’avevo comprata a Corbetta in versione small per la camera da letto di mio padre che stufo di avermi accanto a lui a vedere il Tenente Colombo ne comprò un’altra uguale sempre con M e I sovrapposte …
Era una compagnia per il sonno ma rischiava di stare accesa tutta sera per nulla …quindi la mia la portai al bar del campo sportivo di Cerano …ma la nostalgia era tanta e la riconoscenza dei miei soci poca …
La riportai a casa nel mio studio dove mi divertivo a vedere le partite ancora in chiaro perché pensavo portasse fortuna all’Inter …

 

Il nostro Duca di Saronno, Massimo Moletti

Con l’arrivo delle nuove tecnologie riuscii a trovare un decoder per poter fare vedere a mia madre rimasta vedova la tv a letto senza dormire subito e stavo anch’io davanti a quel piccolo schermo a contemplare il santo Rosario da Lourdes o la Santa Messa di Padre Pio …
Fino all’ultimo mia madre ha visto la sua piccola Mivar tv :”Questa arriva da Abbiategrasso” quasi orgogliosa che fosse sua conterranea ..
Il padrone della Mivar e mia mamma se ne sono andati potendo ancora vedere le trasmissione sulla loro “televisione” non vivendo il cambio ennesimo di tecnologia …
Un pezzo d’Italia che se ne va che purtroppo non ha avuto il ricambio e appoggio ..abbiamo perso tutto il mercato: tv, radio, decoder, video senza fare nulla…
Carlo lottò fino all’ultimo per difendere il suo spazio ma i politici di oggi vogliono il dazio alla loro ignoranza e sottomissione al tengo famiglia …
Conservo ancora in camera di mia madre come una reliquia la vecchia e buona televisione Mivar da far vedere ai posteri quando si poteva sognare senza farsi raccomandare …
Perché per noi accendere quel tv color era magia perché c’erano i sogni dentro e fuori e il suggerimento del piccolo negoziante impiccione e curiosone ma sincero ..
Ciao Carlo , eri sempre di famiglia anche se delle tua non so nulla ..cercando con le unghie e i denti di difendere la tua creatura in una Nazione di dementi senza avere ripensamenti …
Vedere lo stabilimento di Abbiategrasso senza padrone e onore mi fa piangere il cuore …purtroppo in questo paese senza pretese rimangono buone solo le attese …
Una azienda è una famiglia quando affilia tutti i clienti e noi siamo stati e personalmente io sono stato onorato di essere un figlio accurato.

 

Massimo Moletti, Duca di Saronno 

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