― pubblicità ―

Dall'archivio:

Commercio agitato: la “Letterina di Natale” del presidente Alemani al sindaco di Magenta

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – “Non era mai capitato in passato che la conferenza di presentazione del programma di Natale in città, vedesse esclusa non solo la Confcommercio, ma anche tutte le altre realtà, vedi per esempio Pro loco, o Parrocchia, che collaborano attivamente per far vivere la città. Onestamente ci è sembrata una caduta di stile che fa male a tutti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi Alemani, Presidente della Confcommercio Magenta Castano Primo, non è certo uno che le manda a dire. “In più di una circostanza abbiamo ribadito la nostra disponibilità a collaborare. Siamo una risorsa per la città e per il territorio, ma sembra che a qualcuno il solo sentire pronunciare la parola Confcommercio provochi l’orticaria…”.

Alemani, senza troppi giri di parole, va al sodo: “Vorrà dire che dovremo mandare noi la letterina di Natale all’Amministrazione…”. Ma alla sede di via Volta non interessa alimentare polemiche, semmai, evidenziare “ancora una volta che è una questione di metodo”.

A questo proposito, oltre alla vicenda della conferenza, il Presidente della Confcommercio locale porta un altro esempio tangibile: “E’ davvero lodevole la campagna anti contraffazione promossa dall’Amministrazione, ma è una cosa che come associazione di categoria, insieme alla sede centrale di Milano facciamo da tempo, perciò anche su questo fronte si sarebbe potuto collaborare insieme, senza dover ricevere esclusivamente un’informativa che poi abbiamo provveduto prontamente a diffondere a tutti i nostri associati”.

 

Insomma, il nodo è quello del ‘lavorare assieme sui fatti’ rivendicando il ruolo istituzionale che compete a Confcommercio.  Da qui una serie di ulteriori precisazioni. “Ci piacerebbe capire dov’è finito il tavolo per la competitività: in quella sede abbiamo portato una proposta concreta riguardante il rilancio del Distretto del Commercio del Magentino, ma dopo un primo incontro finora non ci sono stati altri sviluppi”.

Poi c’è la ‘questione luminarie’. “Da quanto emerso in conferenza sembrerebbe il Comune il vero protagonista: eppure a Pontevecchio le luminarie saranno totalmente a spese del Comitato Frazione, diversamente che a Pontenuovo. Inoltre, come ogni anno, ciascun esercizio commerciale che ha contribuito di tasca propria, sarà ben individuabile attraverso la vetrofania che sarà apposta sulla vetrina del negozio”. Alemani spiega anche le ragioni di tali sottolineature: “E’ giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, ma soprattutto, è giusto riconoscere alla Confcommercio una sua autorevolezza che forse qualcuno vorrebbe sminuire”.

Non sta bene in via Volta, il ruolo di meri ‘passacarte’ . “Va benissimo che il Sindaco in conferenza abbia ringraziato tutto il mondo del commercio in generale, però, ci piace qui rimarcare come moltissimi degli eventi in cartellone, siano stati organizzati dai referenti di via che sono componenti della Delegazione di Confcommercio, un nostro organismo interno operativo che si riunisce almeno una volta al mese”.  Ma accanto alla delusione per quella che Confcommercio considera una “diminutio” della propria funzione resta intatta la voglia di “lavorare per Magenta e per il bene del commercio”.  Da qui una serie di altre richieste a partire dal tema sicurezza: “La piazza Liberazione è buia, questo influisce non solo sull’appeal del centro storico, ma prim’ancora sulla sua sicurezza, soprattutto nelle serate invernali infrasettimanali quando la gente in giro è davvero poca. A riguardo – chiosa Alemani insieme al vice presidente Emiliano Masperi – non possiamo far a meno di tornare a chiedere una maggiore presenza della Polizia locale in queste ore. L’80% del personale che lavora nelle nostre botteghe è costituito da donne, una ragione in più per veder in giro qualche agente in più verso l’orario di chiusura delle attività”.

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi