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Clementi (San Raffaele): stop a Green Pass dopo 31 marzo

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MILANO  Si avvicina il 31 marzo, data in cui è prevista la fine dello stato di emergenza. “Cosa auspico dopo quella data? L’abolizione del Green pass. Totale”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
 

Su questo punto è più drastico il virologo, mentre sull’uso delle mascherine al chiuso ha una visione più aperta: “Andrebbero modulate – ragiona – Io ho una mia idea personale al riguardo, ritengo che in generale queste protezioni non si debbano del tutto abolire, ma come misura individuale di difesa dai virus. Nel momento in cui in una situazione epidemiologica tranquilla ci dovesse essere la mascherina al chiuso come obbligo, va abolita”.

Il Green pass è un’altra cosa. “L’ho sempre concepito come uno strumento per invitare alla vaccinazione – chiarisce l’esperto – Oggi in Italia abbiamo superato il 90% di vaccinati e credo che di più non si possa arrivare, perché chi non si è vaccinato è difficile che si vaccini in questo momento. Quindi a che serve? Serve, a mio avviso, a creare problemi nella frequentazione di alcuni luoghi di lavoro, di svago, di socialità, di vita di tutti i giorni. Quindi è più un problema ora, che una reale risorsa. Non serve più a invitare e a premere per la vaccinazione e questo era il valore che gli riconoscevamo. Quindi, perché mantenerlo? Non capisco”

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