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Cittadinanza onoraria cancellata: ormai è bagarre e anche Del Gobbo dice la sua

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MAGENTA –  Sono trascorsi due giorni dal Consiglio comunale di martedì sera ma la polemica sui social network è ben lungi dall’essersi smorzata. Stiamo parlando naturalmente della tanto contestata (dalle minoranze) cancellazione della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini stranieri che frequentano le scuole della nostra città.  Così anche oggi pensieri e riflessioni su facebook abbondano assai.

Come quello dell’avvocato Francesco Tisi, vicino al centrosinistra, ma figura sempre indipendente nella sua espressione di pensiero: “Il Consiglio Comunale di Magenta del 28 novembre mi ha rivelato una realtà “orribile” – scrive Tisi –  Il linguaggio burocratico con cui il Sindaco ha cancellato una cerimonia che avrebbe dato un po’ di felicità ai bambini stranieri mi ha “precipitato” nello sconforto e nel pessimismo più nero per il futuro di Magenta e dell’Italia. Purtroppo il razzismo, nel nostro paese, esiste e ci minaccia tutti. Nella nostra indifferenza, preoccupati di difendere i privilegi della nazionalità italiana che non ci siamo meritati. La Arendt, in un famoso reportage sul processo al criminale nazista Eichman, parla dell’indifferenza e della banalità del male. Ho il timore che, nel Consiglio Comunale del 28 novembre, si siano manifestate. Spero di essermi sbagliato”.   “Con la decisione di non continuare a dare la cittadinanza onoraria di Magenta ai bambini stranieri che vivono a Magenta si è scritta una brutta pagina nella storia di questa città che ha fatto dell’accoglienza un suo elemento di forza. Mi ha colpito la leggerezza, l’indifferenza quasi, con cui il Sindaco ha comunicato questa sua decisione e da martedì sera mi chiedo: come è possibile essere arrivati a questo punto?” questa invece la reazione sdegnata di Silvia Minardi, capogruppo di Progetto Magenta (nella foto sotto).

 

Insomma, il tema tiene banco più che mai. Nervi tesi a dir poco.  Tanto che il sanguigno Luca Del Gobbo (foto in basso), ha voluto dire la sua in difesa dell’operato dell’Amministrazione comunale. Oggi Del Gobbo, sindaco di Magenta per un decennio, è assessore  di Regione Lombardia. Ma la sua attenzione per quanto accadde nella sua città è costante.

Del Gobbo parla da ‘semplice cittadino’ e rilancia: “Ma per favore parlare di razzismo,  ormai si tocca il fondo.  Informati bene – scrive rivolto all’avvocato Tisi –  come i tuoi compagni hanno lasciato la macchina comunale, dopo 5 anni di demagogia… povera Magenta”.   

E poi ancora: “Arrivano le censure? O come Tisi posso avere il diritto di esprimere quello che penso? Tisi è come me un semplice cittadino non è un consigliere comunale ma esprime una propria idea… posso farlo anch’io come semplice cittadino? Come sempre la vostra è finta democrazia e partecipazione !”.

F.V.

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