CORBETTA -Meglio tardi che mai è un vecchio adagio che tuttavia conferma la sua imperitura saggezza. Si adatta perfettamente a quanto accaduto in questi giorni a Corbetta, dove la giunta di Marco Ballarini ha deciso di intitolare un parco pubblico ai caduti delle foibe e alle vittime dell’esodo giuliano dalmata.
Per l’esattezza, una recente delibera ha stabilito “di proporre la seguente denominazione del PARCO PUBBLICO evidenziato nella planimetria,
allegato A, situato ad angolo tra Via Meroni e Via Lamarmora “PARCO AI MARTIRI GIULIANI E DALMATI DELLE FOIBE”.
Si tratta di un tributo, anche se tardivo e postumo, a un autentico dramma che ha colpito l’Italia nel momento doloroso di passaggio tra il 1945, la fine della guerra e l’avvento della Repubblica. Le vittime di Tito e gli esuli hanno vissuto due sofferenze: il dramma dell’esilio, le foibe e il silenzio assordante che per oltre mezzo secolo ha impedito che sui libri di storia, e nei palazzi della politica, si parlasse di quello che hanno patito.
Diciamo meglio tardi che mai perché questo risultato (già raggiunto a Magenta, Abbiategrasso o Robecco, dove da anni ci sono monumenti o parchi dedicati ai Martiri infoibati) si sarebbe potuto conseguire molto prima: nel marzo 2016, ultimi mesi di Amministrazione del compianto Antonio Balzarotti, il leghista Riccardo Grittini presenta una mozione (fatta in collaborazione ed accordo con Fratelli d’Italia, che ieri come oggi non è rappresentata in Consiglio comunale) in cui chiede appunto di ricordare a Corbetta martiri ed esuli dalmati. La mozione venne votata in modo unanime. E Marco Ballarini, di quella giunta, era un assessore.
Bene, nell’estate 2016 cambia l’Amministrazione e Ballarini diventa sindaco. E ora, a pochi mesi dalla scadenza naturale del mandato, la giunta Ballarini si ricorda delle foibe (il 10 febbraio è il giorno del Ricordo) e promuove l’intitolazione del parco. Che dire.. meglio tardi che mai. Appunto.
Fab. Pro.
