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Dall'archivio:

Ciao Cisco, Robecco non sarà più la stessa. Oggi pomeriggio i funerali

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ROBECCO – Succede soltanto nei paesi,  e nelle comunità piccole, che le persone diventino e rimangano universalmente note per i nomignoli, i soprannomi e i diminutivi.

A Robecco, da decenni, pochi associavano il nome e il cognome di Francesco Garavaglia al ‘suranom’ con cui l’abbiamo sempre conosciuto e salutato: per tutti noi, infatti, era semplicemente il Cisco.

Il Cisco è morto d’improvviso, la notte di domenica, per un malore fulminante.

Molti l’avevano visto poche ore prima, nel pomeriggio.

Il Cisco aveva 69 anni, e fino alla metà degli Ottanta ha troneggiato sorridente e cordiale, la sua cifra distintiva, dietro il bancone del bar dell’oratorio maschile, ai tempi del don Cesare (da noi s’usa il lombardismo manzoniano…).

Cedette il posto dopo il 1985 a Sandro Zenoni, che nel mentre divenne appunto ‘il Sandro bar’, mentre prima lui era ‘il Cisco del bar’.

Il Cisco ce lo ricordiamo tutti quando, nei primi anni Ottanta, tra il primo e il secondo tempo dei film proiettati al cinema dell’oratorio distribuiva pizzette calde e coca cola.

La domenica pomeriggio radiolina sintonizzata su Tutto il calcio minuto per minuto, per seguire le gesta del suo amico robecchese Walter Viganò, ai tempi in cui giocava nella Cremonese di Emiliano Mondonico.

Il Cisco è rimasto amico di tutti, da anni dopo essersi accompagnato a delle stampelle girava per il paese sulla carrozzina, assistito affettuosamente da due collaboratori domestici.

Personaggio appartenente alla ristretta cerchia dei robecchesi puri, aveva abitato per anni a ridosso del Naviglio.

Oggi la comunità di Robecco lo ricorderà e saluterà alle 15, col rosario nella chiesa parrocchiale seguito alle 15.30 dalla Santa Messa. A seguire la cremazione.

Nella foto distribuita stamani sul sagrato della chiesa lo abbiamo ritrovato, un’ultima volta, come sempre. Col sorriso. Quello con cui l’abbiamo salutato centinaia di volte, al bar centrale o in piazza.

Ciao Cisco. Per l’ultima volta. E quindi, addio.

Requiem aeternam dona ei Domine, et lux perpetua luceat ei.

F.P.

 

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