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Chiusi anche teatri, cinema e musei: gli assessori regionali alla Cultura scrivono a Conte

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MILANO  – “La misura assunta oggi nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dispone la sospensione degli spettacoli in teatri, cinema e sale da concerto, colpisce il settore produttivo italiano che più di ogni altro ha saputo adottare misure efficaci e responsabili nel contrasto alla diffusione epidemica da Covid-19. L’evidenza statistica dimostra che oggi proprio i teatri e i cinema sono, in virtù del senso di responsabilità dimostrato nell’applicazione delle misure medico-sanitarie da gestori, lavoratori e pubblico, i luoghi più sicuri del Paese, insieme a musei, spazi espositivi ed altri luoghi della cultura, mantenuti aperti dal Decreto. In questa luce, la sospensione degli spettacoli appare ingiustificata visto che le misure disposte considerano invece compatibili altre attività che per la propria natura non possono garantire i livelli di protezione adottati nei luoghi di spettacolo, per il pubblico come per gli operatori”. Lo scrivono al presidente del Consiglio Giuseppe Conte una serie di assessori alla cultura.

I firmatari sono: Luca Bergamo, Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale – Roma, Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura – Milano
Eleonora de Majo, Assessora alla Cultura e al Turismo – Napoli
Barbara Grosso, Assessora alle Politiche Culturali, dell’Istruzione, per i Giovani – Genova, Francesca Paola Leon, Assessora alla Cultura – Torino, Matteo Lepore, Assessore alla Cultura e al Turismo – Bologna
Paola Mar, Assessora al Patrimonio, Promozione della città
Università, e Toponomastica – Venezia, Paolo Marasca, Assessore alla Cultura – Ancona, Ines Pierucci, Assessora alle Politiche Culturali e Turistiche – Bari, Paola Piroddi, Assessore alla Cultura – Cagliari
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura – Firenze.

“Il settore dello spettacolo, che vede impegnate centinaia di migliaia di professionisti, è inoltre uno dei più rilevanti settori produttivi italiani, e ha recentemente richiamato dalla CIG quasi la totalità dei lavoratori al fine di garantire una paga dignitosa e un corretto trattamento delle diverse professionalità impegnate: sono le donne e gli uomini che hanno profuso il loro straordinario impegno per riaprire teatri, cinema e sale da concerto nel pieno rispetto dei protocolli per la tutela della salute. Da amministratori pubblici responsabili delle politiche culturali nei nostri territori seguiamo con estrema apprensione e preoccupazione l’andamento dei contagi da Covid-19 e siamo consci del fatto che nuove misure restrittive siano senza dubbio necessarie per contrastare la recrudescenza del Virus nel nostro Paese”, proseguono.

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