‘Che bello quando brucia Israele’: Valditara dispone ispezioni in scuole a Milano

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MILANO Ispezioni in alcune scuole per verificare se effettivamente sono stati tenuti atteggiamenti antisemiti e di esaltazione dell’azione di Hamas. Se appurati, saranno denunciati alla Procura della Repubblica. A stabilirlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che questa mattina ha portato la solidarietà del Ministero e del Governo italiano alla Scuola della Comunità Ebraica di via Sally Mayer a Milano.

“In queste ore drammatiche – ha detto il ministro – voglio esprimere vicinanza al popolo ebraico, vittima di un attacco brutale che richiama i metodi nazisti. Partendo dalla scuola è necessario elaborare una strategia complessiva per debellare ogni residuo di antisemitismo e promuovere la cultura del rispetto. Questo odio feroce, disumano, richiama le esperienze dei peggiori totalitarismi che hanno insanguinato e continuano a insanguinare il mondo intero. Non basta coltivare la memoria: occorre esaltare la centralità e la bellezza dell’essere umano, la cui esistenza è sacra e inviolabile”.

“Credo che nessuno abbia il diritto di esprimere opinioni cosi’ aberranti e credo che chiunque voglia farlo deve essere sanzionato dalla legge perche’ qui non stiamo nell’ambito della liberta’ di pensiero, siamo nell’ambito dell’incitamento all’odio razziale”, ha insistito il ministro Valditara parlando alla Scuola della Comunita’ Ebraica di via Sally Mayer a Milano. “Quando sento oggi qualcuno che inneggia e legittima cio’ che e’ successo nei giorni scorsi mi coglie un senso di disperazione e di rabbia profonda”. “Io sono stato particolarmente scosso quando ho visto certe immagini e letto certe notizie. Dopo quello che e’ successo ottant’anni fa – ha aggiunto – nessuno si sarebbe potuto immaginare che al mondo un essere umano solo per essere ebreo possa essere sgozzato, violentato, rapito. Civili, bimbi, donne, anziani. Quello che e’ successo e’ una cosa aberrante perche’ vedete non si e’ capita la lezione dell’Olocausto, delle leggi razziali, di quell’immane tragedia e’ la lezione e’ che al centro c’e’ la persona umana. Quando sono stato ad Auschwitz mi sono chiesto come fosse stato possibile? Lasciamo perdere tutte le spiegazioni sociologiche, economiche e culturali. Non mi interessano in questo momento. Io ritengo che sia stato possibile perche’ quegli aguzzi’ni non riuscivano a vedere nell’ altro, cioe’ nell’ ebreo, se stesso, il proprio figlio”.

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