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‘++Che bella notizia: la trattoria di Caselle entra nella Guida Osterie di Slow Food

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CASELLE DI MORIMONDO Per noi che ne siamo clienti da tempo non è una sorpresa. Pur tuttavia, l’inserimento di un locale della perla Morimondo e dell’Abbiatense nella Guida alle Osterie di Slow Food (ed in quella 2021 in particolare), una dei più importanti vademecum gastronomici italiani, è motivo di vanto per tutto il territorio, che da anni cerca di imporsi come la più importante ‘food valley’ dell’area metropolitana di Milano.

Parliamo della Trattoria di Caselle, amena frazione immersa nel verde attorno a Morimondo e alla sua splendida abbazia cistercense. Il cui ingresso nella Guida alle Osterie viene celebrato da Parconaviglio, il (bel) sito legato a Confcommercio Abbiategrasso.

“A breve distanza dall’abbazia di Morimondo, nasce dall’entusiasmo di due giovani che hanno voluto tenere vivo lo spirito della trattoria ottocentesca. Alfredo (Bianchi, n.d.r.) si occupa della cucina e Nadia (Tomasi, n.d.r.) della sala. Il locale piace subito per la sua grazia: è luminoso, semplice, ma curato nei particolari, fa sentire a casa. La sala interna in estate è supportata da un ampio e gradevole cortile esterno. I due osti sono cordiali e disponibili a spiegare la loro cucina e a proporre le diverse etichette di vini, prevalentemente dell’Oltrepò Pavese.”

 

Questa l’accattivante descrizione della Trattoria di Caselle riportata nell’autorevole guida eno-gastronomica “Osterie d’Italia 2021- sussidiario del mangiarbere all’italiana”, edita da Slow Food Editore, dedicata a trattorie, osterie, agriturismi e ristoranti scelti per capacità di accoglienza, cucina che valorizza il territorio, selezione degli ingredienti e rapporto qualità/prezzo. Un bel riconoscimento per la giovane coppia (nel lavoro e nella vita) che ha accolto la notizia con grande entusiasmo e voglia di fare ancora meglio.

“Viene proposta la cucina lombarda – continua la pubblicazione – con un occhio di riguardo per i risotti e, in stagione opportuna, per la cassoeula e i pesci d’acqua dolce. Il menu cambia con le stagioni, non è molto ricco ma soddisfa diversi gusti. Alfredo cura anche la produzione di salumi, ottimi per una sosta all’ora della merenda”. Dunque una proposta poliedrica, ideale anche per i cicloturisti in sosta durante la loro scoperta di questo spicchio più che sorprendente di territorio, fra il Ticino e i Navigli. Focus sui piatti da provare assolutamente: “Tagliatelle fresche al ragù di cinghiale, cassoeula, lavarello (pesce d’acqua dolce, n.d.r.) con burro e salvia, salame al cioccolato”.

“Questa guida – racconta Alfredo – rispecchia molto i nostri credo, soddisfare il cliente in primis, ascoltarlo, capirlo, farlo sentire subito a suo agio. In quattro anni di nostra gestione abbiamo lavorato tanto proprio sull’aspetto dell’accoglienza. Sinceramente pensavamo di essere sulla buona strada, prima della pandemia, e questo riconoscimento è una bella conferma per il nostro percorso. Ma non ci fermiamo qui: vogliamo lavorare con nuove materie prime, creare piatti diversi e lavorare per una rete. Per noi è importante il legame con il territorio: compriamo moltissimo a km zero (frutta, verdura, carne, formaggi, riso e farina, in primis) e stiamo attenti a utilizzare prodotti e materiali eco-sostenibili (anche i detersivi, n.d.r.). La scelta di avere un menu con pochi piatti, seppur in continuo divenire, nasce proprio dalla volontà di valorizzare sempre la freschezza e la stagionalità degli ingredienti”.

 

Osterie d’Italia di Slow Food Editore arriva in libreria in un anno particolarmente sfidante per il settore che racconta, con un intento politico che avvicina la comunità dei lettori a quella degli osti. Con questo stesso spirito ripubblichiamo, a corredo dell’articolo, alcune foto della presentazione della Guida 2020 avvenuta al Piccolo Teatro di Milano.b

Se da un lato la guida rappresenta uno strumento per poter viaggiare, anche solo con la fantasia, tra le eccellenze d’Italia, dall’altro vuole porsi come un simbolo di solidarietà e vicinanza per i cuochi, le brigate, gli imprenditori che in questo momento stanno affrontando un periodo quanto mai complesso.

La pubblicazione della trentunesima edizione punta proprio a sostenere e valorizzare lo sforzo degli osti nel fronteggiare le sfide dettate dai grandi cambiamenti del periodo di emergenza sanitaria, reinventando costantemente il presente e il futuro del ruolo delle osterie. 

Complimenti vivissimi, Mashu e Nadia!

Fab. Pro.

Trattoria Caselle
Via Lattuada, 3
20081 Caselle di Morimondo (MI)
Tel. 02-9407335

 

 

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