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Cerro Maggiore e discarica. Il comunicato e l’interrogazione parlamentare della Lega

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Sullo spinoso tema della discarica di Cerro Maggiore pubblichiamo un intervento della sezione cittadina della Lega e un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Costa

CERRO MAGGIORE – Il primo argomento politico su cui il consiglio comunale si è trovato a discutere è stato proprio l’ambientalizzazione della ex discarica.

Un punto sul quale il nostro gruppo ha voluto condividere in modo unitario una linea comune.

La nostra posizione come gruppo consiliare rimane fermamente contraria ad una soluzione che preveda materiali configurati come rifiuti per tombare il terzo lotto. – DICHIARA PROVINI

Come Lega abbiamo agito preventivamente sulla vicenda utilizzando i nostri canali in Regione e con un’interrogazione all’assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In questi mesi, sempre supportati dal consigliere regionale della Lega, Curzio Trezzani, abbiamo raccolto tutte le informazioni ed i documenti sulla vicenda della ex discarica e abbiamo trasmesso tutto ai nostri parlamentari al fine di portare questa vicenda direttamente sul tavolo del Ministro. – CONTINUA L’ESPONENTE LEGHISTA

Un percorso fatto senza urla o strepitii, perché la Lega vuole una soluzione.

Così all’inizio di dicembre i parlamentari della Lega Fabrizio Cecchetti, Fabio Boniardi e Elena Lucchini mi hanno ricontattato per dirmi che avrebbero presentato al Ministro Costa un’interrogazione parlamentare, la 4-01878, per chiedere un nuovo Accordo di Programma per l’ambientalizzazione del terzo lotto con il coinvolgimento diretto del Dicastero dell’ambiente.

Noi vogliamo una risposta precisa dal Ministro ‘5stelle’ Costa e la vogliamo al più presto.

Anche gli attivisti grillini cerresi sentano il loro Ministro, altrimenti le polemiche di questi giorni sarebbero solo propaganda. – SPIEGA PROVINI.

I punti chiave della vicenda sono tre: il divieto di conferimento di nuovi rifiuti nell’area sancito dall’accordo di programma del 99, sottoscritto anche da Simec (oggi Ecoceresc); il fattore di pressione riformulato dal d.g.r. 7144 del 2017 e le mutate previsioni urbanistiche sancite dai piani di Rescaldina e Cerro. – CONCLUDE PROVINI

A fine ottobre i nostri amministratori comunali ci hanno contattato e abbiamo attivato subito i nostri tecnici per trovare una soluzione alla problematica del recupero ambientale della ex discarica di Cerro. – DICHIARANO GLI ON. CECCHETTI E BONIARDI, esponenti del territorio – Inoltre, vista la complessità dell’argomento abbiamo coinvolto per competenza l’ on Lucchini.

Insieme abbiamo chiesto l’intervento diretto del Ministero dell’ambiente per promuovere un nuovo e risolutivo accordo di programma a tutela dei cittadini e del territorio con un progetto basato sull’utilizzo di terre e rocce di scavo di cui alla Tab A.

In questi giorni, visti gli accadimenti, abbiamo sollecitato la risposta da parte del Ministro e sin da ora esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai cittadini di Cerro Maggiore e continueremo a vigilare sulla vicenda rendendoci disponibili ad ogni altra azione che si riterrà opportuno fare. – CONCLUDONO GLI ON. LUCCHINI, CECCHETTI E BONIARDI.

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI FABRIZIO CECCHETTI

Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Per sapere – premesso che:
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 la città di Milano si trova in piena emergenza rifiuti e viene individuata la cava di Cerro Maggiore quale unico sito ove scaricare i rifiuti solidi urbani del Capoluogo lombardo. Nasce così la discarica più grande d’Europa. A metà degli anni ’90, dopo le lotte ed i presidi dei cittadini, la revisione della gestione del ciclo dei rifiuti ed i cambiamenti politici avvenuti nel frattempo, sia locali che regionali, inizia il percorso virtuoso che nel 1999 vede approvare un Accordo di Programma tra Regione Lombardia, Comune di Cerro Maggiore, Comune di Rescaldina, ASL territorialmente competente,
Simec, Calcestruzzi Ceruti e Omnia Res per la chiusura della discarica nel quale sono descritte tutte le fasi attuative del progetto di recupero delle aree, le modalità di apertura del centro commerciale Auchan e la riqualificazione dell’area per un futuro utilizzo;
non tutte le prescrizioni dell’Accordo di Programma sono state realizzate, ma nell’ottobre 2009 il collegio di vigilanza per l’accordo di programma dichiara esaurito l’attività dello stesso Accordo di Programma per mancanza dei fondi ministeriali di cui all’accordo quadro tra Regione e Ministero; a seguito della decisione dell’ottobre 2009 viene sottoscritta una convenzione privatistica tra Comune di Cerro Maggiore e Simec che prevede la conclusione dei lavori di riqualificazione ambientale del terzo lotto come da nuovo progetto approvato. Nel 2011 la convenzione viene sottoscritta e inizia il nuovo iter progettuale che prevede a carico di Simec l’onere di riqualificare l’ultimo lotto ancora aperto reperendo soltanto terre e rocce di scavo. I costi del recupero sono previsti in convenzione e saranno coperti dal
conferimento da parte di terzi del materiale; nel novembre 2017 Ecoceresc (società che ha sostituito Simec a seguito di una variazione societaria) presenta a Città metropolitana una richiesta per conoscere il fattore di pressione di Cerro Maggiore e dell’area di Buffer
per avere i dati che le consentano di presentare un nuovo progetto di riqualificazione ambientale della ex Discarica utilizzando per il riempimento rifiuti speciali non pericolosi (R5) al posto delle rocce e terre di scavo previsti in precedenza, più facili da recuperare e sicuramente più remunerativi per l’operatore. Alla domanda Città metropolitana risponde mettendo a conoscenza Ecoceresc dei dati, che risultano essere oltre il limite consentito dall’attuale normativa regionale in materia di nuove concessioni di discariche sia per l’area di Cerro Maggiore, sia per l’intera area di buffer:; il Comune di Cerro Maggiore, a tutela dei cittadini e del territorio predilige soluzioni per il completamento dell’ambientalizzazione della discarica che prevedono l’utilizzo di terre e rocce da scavo , qualificate come sottoprodotti, piuttosto che l’utilizzo di rifiuti -:
Se il Ministro competente intende intervenire, in tutela della popolazione e dell’ambiente, promuovendo la convocazione di un nuovo accordo di programma tra il Ministero, la regione, gli enti locali e gli altri soggetti interessati, allo scopo di individuare soluzioni appropriate per il completamento dell’ambientalizzazione della discarica di Cerro Maggiore

On. Fabrizio Cecchetti

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